domenica, novembre 25, 2007

permettetemi una considerazione...

..brevissima e senza pretese!forse questi giorni saranno per me l'inizio di un nuovo percorso...di una strada ovviamente in salita, ma altrettanto ovviamente ricca di nuove esperienze e magari anche, mi auguro, di qualche piacevole sorpresa!
mi è stato offerto un imporante, credo, ruolo di responsabilità in una nuova realtà politica che vuole aprire orizzonti certamente più ampi e freschi, ma soprattutto dotata di nuove logiche. ho accettato questa nuova sfida con un po' di incoscienza e con l'entusiasmo che da sempre cerco di mettere nelle cose che faccio credendoci. un nuovo orizzonte di persone, facce, voci, esperienze e soprattutto tante cose nuove da imparare che trasformeranno anche se solo in parte la mia vita quotidiana. un percorso che naturalmente, come ogni nuova esperienza, mi richiederà di mettermi in parte in gioco, di dare un pezzetto della mia persona per qualcosa che mi auguro possa servire agli altri. un lavoro di gruppo, un nuovo gruppo, che sicuramente richiederà lo sforzo di un dialogo costante e di un impegno forte per migliorare o almeno provare a migliorare alcuni meccanismi in parte superati e in parte non più apprezzati come un tempo. mi piace citare in questo momento uno dei più grandi pensatori esistenti al mondo, Nietzsche, prendendolo come spunto per la mia voglia di imparare e per la mia volontà di giungere a quella antica consapevolezza socratica..."Quanto più già si sa, tanto più bisogna ancora imparare. Con il sapere cresce nello stesso grado il non sapere, o meglio il sapere del non sapere".

venerdì, novembre 23, 2007

parole, parole, parole...

Spesso mi viene il dubbio che tante parole servano proprio a poco, mentre in altri casi una parola in meno ci lascia costantemente nel dubbio di non aver detto o fatto abbastanza. Dilemma esistenziale quindi: meglio essere sintetici e quindi magari omettere dei particolari oppure vuotare subito il sacco?
La questione mi assale in giorni come questi, dove spesso mi ritrovo a discutere con chi mi circonda per qualcosa di non detto o non esplicitato. Ma non a caso il dubbio mi assale proprio ora di fronte ad un'azione che forse non avrei dovuto compiere...delle parole che probabilmente era meglio non scrivere. Ma del resto ormai è andata e come suggerisce uno dei più conosciuti proverbi, inutile piangere sul latte versato, rivolgo a voi il mio quesito interiore.
Sempre a proposito di dilemmi mi tornano in mente le riflessioni di una cara amica, molto preparata sul comportamento dei comuni bipedi, meglio ancora se maschietti. Si discuteva, proprio un paio di sere fa, se fosse meglio andare alla ricerca di una persona, da intendersi in senso sentimentale, più simile a noi stessi oppure se direzionare la minuziosa ricerca su qualcuno che in realtà sembrerebbe apparentemente avere poco da spartire con noi. Ovviamente muniti di dati e di esperienze vissute, parrebbe che il tanto sospirato dogma che sentenzia sull'attrazione degli opposti non risulterebbe poi così campato per aria. Insomma per farla breve, due persone che sembrano non condividere gli stessi interessi e soprattutto gli stessi stili di vita, in realtà parrebbero avere tutte le potenzialità necessarie per intraprendere e soprattutto far durare la loro relazione!...dilemma, grande dilemma!
A questo punto verrebbe da chiedersi come è possibile trovare un punto di incontro, un percorso in comune tra due persone che in comune non sembrerebbero avere proprio nulla.
Di fronte a questo dilemma, sorridendo, mi visualizzo un futuro difficile, molto difficile, soprattutto per la sottoscritta...ma bisogna avere fede, giusto?

giovedì, ottobre 18, 2007

...da troppo tempo!

Da tanto tempo non scrivo più, forse troppo! ma ho avuto la necessità
di rimettere insieme i pensieri oltre al bisogno di recuperare la mia vita di sempre, dopo i ritmi forzati dei giorni scorsi...e allora eccomi di nuovo qui, inevitabilmente cambiata dentro, arricchita di un'esperienza che forse tutti dovrebbero fare nella vita!
Solo un nome e una foto per fermare nella memoria multimediale l'emozione provata nel vedere un luogo a mio avviso maledetto e disumano, come troppi ne esistono al mondo: Mauthausen. Difficile è immaginare oggi l'orrore che tanti uomini hanno compiuto nei confronti di un'umanità innocente, uomini, donne, bambini, ridotti a schiavi, privati della loro identità, trattati peggio di animali.
Vedere quello che è stato e pensare anche solo per un istante di poter essere tra quelle fila, semplicemente per un'idea politica manifestata, per una ribellione resa pubblicamente palese, mi fa domandare come possa essere stato possibile e mi fa venire voglia di leggere, studiare, capire qualcosa che forse da capire non ha proprio nulla, vista la logica schizzofrenica con cui sono state uccise milioni e milioni di uomini e donne. Oggi ci sembra che tutto questo possa essere stato soltanto un incubo, quello dei più orribili e quello che forse in tanti vorrebbero dimenticare, per non svegliarsi di soprassalto la notte, pensado agli orrori commessi. Ma questo non è giusto! Solo per tutte quelle persone che hanno lottato, con la propria vita, con la propria identità, con la propria forza per la libertà di tutti gli uomini, per fare riavere l'identità perduta a migliaia e migliaia di persone, è doveroso ricordare, è necessario tramandare i racconti, le testimonianze vissute direttamente o indirettamente a tutti quelli che abbiamo intorno e che qualche volta danno per scontato che valori come la libertà, l'ugualianza, la possibilità di esprimersi sotto diverse forme siano tutti diritti ormai acquisiti e invalicabili. Questa scala, simbolo delle fatiche quotidiane a cui i deportati di Mauthausen erano costretti a sottoporsi e motivo per cui tanti di loro perivano a causa del pesante carico di granito che portavano sulle spalle, può essere letta come una metafora ai giorni nostri. Salire quei gradini con sulle spalle il peso di un ricordo così ingombrante, con tutta la forza che abbiamo dentro di noi, alimenta la speranza di poter arrivare in cima, così da riuscire a mantere vivi e liberi noi stessi attraverso la continua lotta per i principali diritti che ogni uomo dovrebbe avere...mai smettere di lottare!!!

giovedì, settembre 27, 2007

il regalo per un'amica


da sempre non amo i regali materiali...o meglio preferisco regalare, a coloro a cui voglio bene, un'emozione, una sensazione...qualcosa insomma che vada oltre la semplice materialità. Allora quest'estate, in occasione del compleanno di un'amica vicinissima seppur lontana, io e la Marti ci siamo ingegnate e abbiamo escogitato un piano...poco strutturato, ma molto organizzato. Insomma niente di che, ma semplicemente abbiamo deciso di studiare una sorpresa per Cecilia, che ancora quindi non sa a cosa sta andando incontro...

Tanto per darle una mano le abbiamo dato qualche indizio e ora ci siamo arenati, dato che il nuovo suggerimento è il più difficile da reperire data la particolarità dell'oggetto da cercare. Allora per utilizzare questo mezzo potentissimo, che arriva alle facce di tutti e che sicuramente giugerà anche agli occhi della diretta interessata, eccomi a scrivere e a mostrare un'immagine importantissima...che ritrae lo "strumento" con il quale la Cecilia nazionale dovrà scarrozzarci nei prossimi anni, in particolare durante l'estate del 2009, quando io personalmente darò una svolta drastica alla mia vita!

allora hai finalmente capito cosa ti abbiamo regalato? lo so, non puoi credere ai tuoi occhi...ma l'abbiamo trovata da un'appassionato di collezionismo nelle campagne del parmese e abbiamo deciso di fare questa follia...sarà pronta per il fine settimana del mio compleanno o al massimo per quello del 1 novembre...così ci porterai a torino con questa! ti piace????

venerdì, settembre 14, 2007

la storia della volpe puzzona...

Questa storia è dedicata ad Andrè che l'ha sentita raccontare dalla sottoscritta in vacanza e ne è rimasto affascinato...
Si narra infatti, nei tradizionali racconti popolari sardi, a me gentilmente offerti da Anna, che la volpe rossa, scientificamente classificata come vulpes vulpes, abiti volentieri le impervie distese verdi, ma non troppo, della Gallura e che trascorra, nascosta nei boschi, troppo spesso conosciuti per i numerosi incendi estivi, la sua vita.
La volpe, dal manto morbidamente rossiccio, trova infatti nella fitta boscaglia del nord Sardegna tutto quello di cui ha bisogno e addirittura anche un mare fantastico ed invidiabile. La stagione degli amori volpini è l'inverno, momento in cui il canide tende ad accoppiarsi con i suoi simili a fini riproduttivi. Ed è proprio qui che si colloca la leggendaria storia della Volpe puzzona, raccontatami da Anna. Prima dei mesi dell'accoppiamento la Volpe è impregnata di ormoni che causano un forte e cattivo odore, detto volgarmente puzza. Questo fenomeno da me piacevolmente denominato come "il periodo della volpe puzzona" coincide con i mesi più caldi dell'anno, più precisamente con agosto. In questo periodo infatti l'animale notturnamente furbo è solito attraversare le boscaglie di notte e arrivare sino al mare per fare un bagnetto nelle calde acque notturne. La storiella ha appassionato i miei compagni di viaggio durante le vacanze, soprattutto quando una notte nel centro della Croazia, abbiamo rischiato di investire uno di questi animaletti, tanto simpatico quanto furbo, ricosciuto subito grazie al particolare colore rossarstro del suo manto, oltre che ovviamente dal suo olezzo. Aspetto da voi altre informazioni sulla vita della Vulpes vulpes

lunedì, settembre 03, 2007

piedini croati...

è ormai passata più di una settimana da quando sono rientrata dalle vacanze e in questo momento sono soltanto un bel ricordo, nella memoria e nel cuore. Il ricordo lo voglio riassumere con questa immagine dove l'occhio più attendo ed esperto potrà vedere le mie compagne di viaggio e così capire che sorta di vacanza mi sono goduta quest'estate...


risparmio i soliti ringraziamenti...e mi dedico a qualche piccolo racconto di avventure e disavventure. primo su tutti, durante il soggiorno croato il nostro "mastro chia" ci ha insegnato una sua sua originale performance, che pochi di voi avranno il privilegio di poter assimilare come propria e ancora spero possano sperimentare sul campo. La performance e denominata dal suddetto "mastro chia" del rodeo e lascio alla vostra immaginazione cosa possa sottendere, ma vi assicuro che non arriverete mai al vero contenuto...


il ricordo che resta più vivo in me è però sicuramente quello del 15 di agosto, sera, momento in cui le mie capacità intellettive e uno dei miei senti ha perso notevole potere di assimilazione, trasformandomi in una sorta di mr. magoo in gonnella per il resto della vacanza.


In ultimo, ma sicuramente è ciò che più mi è rimasto nel cuore, la complicità con Ceci e Marti, le risate, le chiacchiere notturne e diurne e gli speteguless. Che dire dei maschietti? certamente che Lorenz d'Arabia si è dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, un ottimo avventuriero e perfetto compagno di viaggio, Mastro chia simpatico intrattenitore, nonchè dispensatore di pillole di saggezza e, dulcis in fundo, Tom ottimo degustore di Activia, oltre che il migliore amico di Mr Yellow. Un abbraccio grande quindi all'allegra combricola Milano- Romagna, che in questi giorni mi manca davvero tanto e spero torni a ritrovarsi per la prossima estate, magari con una nuova meta!!!!!!!!!!

ah dimenticavo...a voi ora il compito di individuare il legittimi proprietari dei piedi qui ritratti...






venerdì, agosto 31, 2007

benvenuta alice!

Ieri, giovedì 30 agosto, alle prime luci del mattino è arrivata in questo mondo una persona che ha tutte le potenzialità per essere già descritta come meravigliosa...si chiama ALICE, pesa ancora pochi chili, misura qualche centimetro, ma è certamente un concentrato di felicità per i suoi due splendidi genitori: Stefano e Manuela.
Un abbraccio a questa giovanissima famiglia e un augurio ad Alice che sia sempre serena e trovi in se e negli altri una grande gioia di vivere!
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole mentre il mondo sta girando senza fretta. Irene al quarto piano e' li' tranquilla che si guarda nello specchio e accende un'altra sigaretta. E Lilì Marleen bella piu' che mai sorride non ti dice la sua eta', ma tutto questo Alice non lo sa. Ma io non ci sto piu' grido' lo sposo e poi tutti pensarono dietro i cappelli lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa non e' cosi'che se ne andra'. Alice guarda i gatti e i gatti muoiono nel sole mentre il sole a poco a poco si avvicina. E Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina. E rimane li' a bagnarsi ancora e il tram di mezzanotte se ne va ma tutto questo Alice non lo sa. Ma io non ci sto piu' e i pazzi siete voi tutti pensarono dietro i cappelli lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa, non e' cosi' che se ne andra'. Alice guarda i gatti e i gatti girano nel sole mentre il sole fa l'amore con la luna. Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello, ma e' convinto che sia un portafortuna. Non ti chiede mai pane o carita' e un posto per dormire non ce l'ha, ma tutto questo Alice non lo sa. Ma io non ci sto piu' grido' lo sposo e poi tutti pensarono dietro i cappelli lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa non e' cosi' che se ne andra'...che se ne andra'...

mercoledì, agosto 29, 2007

Che vergogna!!!!!!!!

In tanti mi definiscono patetica, con la spiccata propensione al melodramma. Qualcuno mi descrive come rigida e bacchettona e qualcun'altro come pakkista...addirittura in sti giorni un amico mi ha dato dell'ottimista. Personalmente, pur non piacedomi spasmodicamente gli incasellamenti e le recinzioni virtuali date dalle definizioni, mi definirei timida. Non venitemi a dire che non è vero, perchè questo significherebbe che non mi conoscente fino in fondo come credete...fondamentalmente credo di essere un'anima timida, pur riescendo la maggior parte della volte a mascherare il mio stato di rossore pensato. Insomma mi viene ancora da arrossire quando incrocio una persona che nel profondo del mio cuore e nel segreto del mio inconscio mi piace, mi vengono le palpitazioni quando devo fare un intervento in pubblico, quando devo parlare con qualcuno considerato pubblicamente importante, mi agito più dei diretti interessati quando devo celebrare un matrimonio (una delle incombenze del mio incarico di amministratore comunale!) e tutto il resto...ora pensate pure ad eventuali argomentazioni per smentire la mia teoria su me stessa, ma sappiate che sono fermamente convinta delle mie caratteristiche! Quello che più mi incuriosisce della mia timidezza è invece la ragione della sua esistenza...che sia un fatto caratteriale ci può stare, ma penso che sia da sommare al carattere anche un fattore legato a questioni culturali e sociali, o forse addirittura anche genetiche...che dite? insomma il fatto di essere cresciuta in una famiglia modesta, dove i miei genitori mi hanno sempre insegnato che ad essere onesti si è sempre nel giusto e soprattutto che prima di tutto bisogna contare su se stessi e poi sull'aiuto degli altri, ma che la parte migliore delle nostre azioni è quella che compiano in completa autonomia di pensiero, tenendo pur sempre conto della presenza di chi ci circonda, vorrà pur dire qualcosa? Probabilmente l'unica scuola che mi ha fatto combattere in parte la timidezza insita nella mia persona è stata la politica...anche se devo confessare che ogni volta che mi si presenta l'occasione di dover parlare in pubblico (soprattutto se il pubblico è nutrito!) continuano a sudarmi le mani, i pensieri prendono in volo e si incrociano a menate su possibili figuracce, su potenziali costronerie che potrei sfoderare con le mie parole o sull'imbarazzo di bloccarmi senza riuscire più a ricominciare...
ricordo che tempo fa c'era chi teorizzava che poteva essere utile per parlare in pubblico con meno ansia immaginare un pubblico fatto di persone nude e credo che questo sia lo stesso principio con cui ai seminari di fotografia ci si mette a ritrarre la gente, come mamma ci ha fatti...così da far sentire meno in imbarazzo chi è di fronte all'obiettivo! ma sarà vero che funziona???
in attesa che si inventi un antidono alla timidezza, rifletto, fiduciosa, sulle cause della mia...solo partendo da queste potrei scegliere di superarla del tutto, no???
altrimenti come faccio a presentarmi nuovamente al mio begnamino Finaz, senza l'ausilio di un intermediario???????????

lunedì, agosto 27, 2007

...investo sul mio futuro!



eccomi di nuovo qui! davvero pensavate non sarei più tornata???? in effetti per qualche attimo l'ho sperato anche io, invece eccomi di nuovo qui...inesorabilmente qui, tornata anche questa volta nella umidissima pianura padana.
Da oggi si riprendono quindi i ritmi di sempre: sveglia presto alla mattina, colazione a casa, coda di almeno 40 minuti in paullese, metropolitana, due passi e ancora una giornata in ufficio...insomma il solito tran tran.
Proprio per ovviare a questo stato abitudinario oggi ho deciso di fare un importante investimento sul mio futuro...non voglio ancora rivelare di cosa si tratta, dato che se si dovesse rivelare un insuccesso almeno resterà una faccenda sommersa. In caso contrario sarò pronta, anzi prontissima a sbandierarlo ai quattro venti! sono infatti bastate poche lire per spalancarmi, almeno in potenza, un portone, quel fatidico portone che il mio mitico zio pino, con la sua nostrana saggezza romana, mi ha più volte descritto...per ora devo quindi sono mettermi d'impegno e sperare che tutto vada per il meglio e se così sarà, fra qualche giorno se ne leggeranno delle belle!!!!!!!!!!!!

venerdì, agosto 03, 2007

ci rivediamo a fine agosto!!!!!!

Ringrazio tutti coloro che si sono preoccupati, mi hanno scritto e che per ora hanno commentato il mio ultimo post...il precedente a questo! tranquilli: sto bene...avevo solo bisogno di esprimere una riflessione di questi ultimi giorni, in un modo un tantino dirompente, lo so, ma tanto da arrivare ad una persona in particolare, che, a quanto pare, ha colto che di questo si trattava...
Ora concedetemi dei doverosi saluti...un abbraccio a tutti, tutti quelli che mi sono da sempre vicini, ma anche alle nuove conoscenze, a coloro che mi leggono su queste pagine da un anno e da quelli che invece mi leggono per la prima volta!
Un abbraccio prima di tutto a Marco per una veloce ripresa dal suo infortunio in moto. Un abbraccio anche al Sindaco, con la speranza di rivederlo presto, magari alla festa de l'Unità di Milano o di Lecco.
A tutti voi che leggete prima di partire, vi chiedo soltato una favore: vivete queste vacanze con la giusta dose di serenità e con la dovuta spensieratezza...altrimenti poi come si fa a ricominciare!?!?
Mi auguro di ritrovarvi ancora tutti qui alla fine di agosto, tutti ugualia ma forse un po' diversi. Io come desiderio vorrei trovare un po' meno presunzione al mio rientro, un po' più di comprensione ed altruismo, ma soprattutto meno meno meno stress!
...e allora permettetemi un'ultima danza!...beh proprio di danza non si tratta, ma questa affermazione, presa in prestito da Enriquez della Bandabardò, mi piace da sempre...il mio ultimo caloroso pensiero va proprio a questo gruppo che credo andrebbe studiato. Baffone ed io stiamo infatti teorizzando il valore terapeutico della loro musica e la capacità di farti tornare il sorriso, anche dopo una giornata o peggio ancora un periodo di grandi fatiche mentali e fisiche...
grazie! un abbraccio a tutti voi ed in particolare al Finazzo...ci si rivede il 14 settembre!
bacibacibacibacibacibacibacibacibaci

giovedì, agosto 02, 2007

Mi spiace, ma non ci credo più...

il mal di testa mi accompagna costantemente in questi ultimi giorni e qualche volta mi impedisce di dormire serena...ecco che affiorano alla mente pensieri, che si annidano nella testa e qualche volta affiorano in superficie sino ad arrivare qui...
Non ci credo più...sono convinta che l'amore eterno non esiste e che spesso ci si invaghisce di situazioni assurde, di persone che approfittano dei sentimenti per arrivare altrove e che il più delle volte i comuni mortali subiscono giochi e strategie di persone che, dietro ad occhi dolci e tante attenzioni, nascondono troppo spesso malvagità o semplicemente opportunismo!
Ecco perchè non credo più nell'amore eterno, non mi sembra di credere più nel matrimonio nonostante abbia come esempio l'unione dei miei genitori che a distanza di 35 anni continua a funzionare...ma mi sembra che oggi sia tutto diverso, che le coppie decidano di sposarsi perchè non hanno via d'uscita, ma che poi appena vengono indotti da qualche tentazione (sempre in agguato dietro l'angolo!) si fanno ingolosire dal peccato della trasgressione...
ma dove sono finiti i sentimenti veri? dove è finito l'amore assoluto, tanto decantato da Dante e da ben noti poeti e filosofi? dov'è finita l'etica e il rispetto nei confronti della persona che si dice di amare? oggi sembra imperare la logica del tutto subito e veloce, della debolezza e tristezza mascherata con falsa felicità, con ostentata gioia, che nella maggior parte dei casi nasconde ben altro!
Per questo mi viene da chiedermi se ne vale davvero la pena, se non è meglio vivere alla giornata senza disperarsi nel caso in cui si resti soli, dato che spesso dietro ad un amore apparentemente vero si nasconde una fregatura, 'na sola...
Amare per me ha sempre significato quel battito accellerato del cuore, quel sentimento che ti nasce dentro e che ti fa emozionare davanti alla bellezza delle cose, quella predisposizione dell'animo che ti fa sentire gli odori buoni che anche in una città come Milano riesci ancora a sentire, quell'emozione che riesce a farti sorridere quando vedi un bambini che ride e un fiore che sboccia....amare per me ha sempre significato riuscire a pensare ad un progetto di vita insieme, riuscire ad immaginare, almeno immaginare, di condividere una vita, voler raccontare tutto di se alla persone che si ama e scoprire piano piano, insieme, le proprie emozioni e anche le proprie paure...riuscire a raccontarsi senza troppi timori, senza ansie, avendo la certezza che chi mi ama mi accetta per quella che sono e che ama anche i miei difetti, le mie menate, le mie imperfezioni fisiche e magari riesci a farmi sorridere anche per queste...Tutto questo però deve arrivare con naturalezza e se ci sono delle difficoltà queste devono essere assolutamente condivise...oggi mi sembra che invece tutto giri al contrario! le insicurezze, le incertezze restano sempre e comunque questione privata, si cerca di sembrare sempre e comunque felici, ci si preoccupa troppo di non apparire deboli e soprattutto di non mostrare il proprio tallone di Achille per non essere "messi sotto" per non risultare inferiori, il tutto come se si fosse in trincea, costantemente in guerra...ma sarà possibile????
"Seduce te assorbendo in stile molle e fermento un lento progredire dirottato verso l'abnorme verso quel che è male smisurato che per il peso barcolli ingrassi il respiro su me che ti ambivo la bocca. Sciocca deviazione la tua come una svolta secca sbalordisci e sorprendi tutti i capricci a diventare necessità. Chissà per quale patologia ti ho sentita e vista via via peggiorare nel modo nel tempo. Seduce il fenomeno memoria l'accadimento asciutto è principe di una storia d'amore che quasi muore ed esce senza avviso sulla porta non te ne sei accorta ma eri più bella e più gentile prima di finire in pasto all'indolenza prima dell'abuso a gomiti larghi sul tuo corpo che mi era perfetto tu che ora tratti l'aspetto Come un traditore. Amore non perdere mai ti prego l'unico rimasto fra i nostri fili di appartenenza resto io con la mia presenza. E resti tu innamorata nell'occhio che stringi a fessura perché veda l'ombra di me innamorato ancora e incolpa il debole fra i due scegli dove meglio affonda la lama del tuo coltello ingorda nella fame del ficcare. E resti tu innamorata nell'occhio che stringi a fessura perché veda l'ombra di me innamorato ancora" (Il Debole tra i due- Max Gazzè)

lunedì, luglio 30, 2007

...meno stress e più farfalle

...meno chiacchiere alle spalle!
ovviamente all'inizio di questa ultima settimana di lavoro non poteva mancare il mio richiamo alla fantastica serata di venerdì scorso, passato a Montefiore Conca (Rimini) in compagnia della Bandabardò...
Ecco quindi il perchè di questa nobile citazione, soprattutto in vista della vacanze, ma applicabile in maniera formidabile all'intera vita umana. Direi che infatti bisognerebbe vivere in maniera meno stressante, lasciandosi andare maggiormente alle gioie che la vita ci riserva, preoccupandoci meno di quello che gli altri dicono, pensano e di come noi appariamo agli occhi altrui, occupandoci più di noi stessi e di tutte le persone che ci vogliono bene e davvero meritano la nostra attenzione.
Che dire d'altro se non che approvo in pieno anche il monito di "meno chiacchiere alle spalle"...decisamente un ottimo augurio per questa estate già iniziata formalmente, ma ancora da venire dal punto di vista ferie...se nella vita tutti noi, ma proprio tutti, pur usando la giusta delicatezza e il dovuto rispetto nei confronti degli altri, riuscissimo ad essere notevolmente più schietti cercamente molti guai e molte meno tensioni palesi o latenti...insomma per pensare ed avere un mondo migliore basterebbe talmente poco, semplicemente un briciolo di impegno a parte di ognuno di noi...
Non mi resta che aggiungere che venerdì è stata proprio una splendida serata. Ottima compagnia e bellissima atmosfera quella del mio ennesimo concerto della Bandazza, ma naturalmente a rendere ancora più speciale questo momento la chitarra e il sorriso di Finaz, sommati all'immensa gioia di Cecilia, festeggiata per il suo 29 compleanno. Ballare, cantare, dimenarsi, abbracciarsi e sudare insieme ad una sorta di grande famiglia che salta al ritmo incalzante delle canzoni della Bandabardò rendono questo gruppo unico nel suo genere e nei sentimenti che riesci a trasmettere a chi li ascolta...grazie a voi della Banda e grazie alla mia grande famiglia! vi voglio bene...ps. mamma mia, quasi dimenticavo...un ringraziamento particolare per la pazienza a francesco bardò! ci rivediamo il 14 settembre a milano....ahahahah

lunedì, luglio 23, 2007

permettetemi di darvi un consiglio...



Avete bisogno di riprendervi da una serie di fatiche, stress, traumi fisici o mentali, menate con il capo, il fidanzato, gli amici, i colleghi...Nessun problema!beh adesso avete il posto giusto dove poter recuperare tutte le vostre energie, così da poter affrontare anche nuove fatiche...
Il posto è poco fuori Milano, ma in una splendida cornice di montagne e lago, dove si riesce a respirare aria pulita, passeggiare assaporando ancora i profumi degli alberi e dell'acqua e dove si possono ancora ascoltare e vedere piccole rondini aspettare nel nido la loro mamma.
Quindi, prendete carta e penna e segnatevi questo appunto: Bed&Breakfast Mammaciccia, Mandello del Lario (http://www.mammaciccia.it/). Qui potrete trovare prima di tutto un ambiente molto confortevole, dove la cura per i particolari potranno soddisfare la vostra vista e i vostri palati. La location dell'alloggio è una casetta su tre piani, completamente ristrutturata, con un piccolo cortiletto dove si pranza e cena. Gli appartamenti dove si alloggia ad un prezzo direi ottimo, sono curati in ogni minimo dettaglio e particolare, tanto da dare il senso di stare proprio a casa vostra, quella casa che sognate da sempre e che vorreste proprio così. A gestire questa "piccola impresa" nel cuore della cittadina sulle rive del Lago di Lecco sono Silvia, una giovane e sprintosa imprenditrice, con il senso degli affari, ma soprattutto con la passione per quello che fa e suo fratello, disponibile e sorridente giovannotto. Pochi metri fuori dalla piazzetta dove si trova il Mammaciccia si scorge già il lago di Mandello e seguendo il suo corso si arriva sino al Lido Comunale, dove è possibile aspirare ad una dignitosa tintarella, proprio come al mare. Insomma una cornice ottima, dove, soprattutto d'estate, ci si può ritagliare un angolo di pace e di fresco a poco più di un'ora dalla grande metropoli. Degna di nota (non potevo dimenticarmi di lui!) la buona gestione del mio caro amico Sindaco, che mi auguro con tutto il cuore possa dimostrare a questo gioiello di cittadina quanto vale e quali inaspettate risorse può sfoderare. Proprio grazie a lui ho avuto l'onore di scoprire questo bellissimo posto e questo ottimo alloggio...grazie Riccardo!

lunedì, luglio 16, 2007

fare i conti...tempo di bilanci!


finalmente siamo alla soglia delle vacanze! meno di tre settimane e si chiudono le serrande milanesi per dirigerci verso nuovi lidi...insomma verso la sospirata spiaggia! ma proprio in questi giorni mi è venuta voglia di fare i conti, di tirare un bilancio di questi mesi volati via veloci e passati quasi senza lasciare traccia, o quasi!!!!
ecco che allora mi viene in mente quello che vorrei dai futuri mesi, quello che mi piacerebbe portare avanti negli anni a venire e soprattutto i desideri che vorrei un giorno riuscire a soddisfare, almeno in parte. Tanto per cominciare, grazie all'incoraggiamento di qualcuno, che in questi giorni mi sta seriamente spronando a trasformare la mia vena letteraria in pagine da me scritte, sto pensando davvero di provare a coltivare questa mia passione insieme a tutti coloro che trovano il piacere di leggermi...sto infatti seriamente pensando di trovare il giusto soggetto da trasformare in libro, senza ambizioni e presunzioni, qualcosa di semplicemente piacevole da condividere con il "mondo".
Seconda cosa, sabato sera, dopo il concerto in Duomo di Allevi, sono arrivata alla deduzione di quello davvero vorrei fare della mia vita e delle aspirazioni che credo sia giusto tentare di realizzare...per questo motivo ho deciso di uscire dai miei ristretti orizzonti ed aprirmi al mondo...ancora non so bene quali saranno i risultati, ma grazie alla fiducia che amici e parenti hanno in me, almeno riuscirò a trovare il coraggio e l'entusiasmo almeno per tentare la realizzazione dei miei sogni...quindi mentre mi "godo" questo inizio di una lunga e stressante settimana lavorativa, politica, musicale, letteraria e cinematografica, sogno di poter concretizzare o almeno provare a realizzare quello che sento di avere dentro e di poter tirare fuori...qualche tempo fa una canzone diceva ci vuole calma e sangue freddo...credo sia il giusto monito per questa mattinata!

mercoledì, luglio 11, 2007

sono una cittadina europea: diario di bordo


Due giorni intesi, anche quest'anno trascorsi nelle stesse aule dove i politici del futuro decidono le nostre future sorti. Due giorni intensi, passati a discutere che ne sarà di noi...cosa succederà quest'inverno e come riusciremo davvero a fondare questo fatidico nuovo soggetto politico. Ma oltre tutto questo sono stati due giorni intesi e colmi di emozioni, di risate, di belle persone e di pance allo scoperto, soprattutto quelle mantovane. Il mio primo saluto va a Il Sindaco, rivelatosi anche quest'anno ottimo compagno di viaggio, paziente quando serve, grintoso quando occorre. La seconda menzione la riservo alla mia compagna di stanza: grande donna, che mi ha inaspettatamente stupita per la sua immensa volontà d'azione e pensiero, ampiamente dimostrata sabato mattina!. Un saluto speciale agli amici, compagni, chiamateli come vi pare, dell'auto pazza...quella che ha sostato a Baden Baden per intenderci. In particolare a Metello, Claudio ed Ettore...il triangolo no, non l'avevo considerato...ai quali dedico la nota canzone di Renato Zero. Un abbraccio a Tommy e al suo fedele compagno di viaggio, La Repubblica, che non abbandona nemmeno in trasferta. Un saluto a Mario, al suo rigore e alla sua celata e inaspettata simpatia, a Francesco, cortese accompagnatore nella lunga trasferta verso casa e simpatico-satirico-pungente politico. Una menzione speciale per Paolo Zanzan per la sua voglia di divertirsi e un ringraziamento alla sua amica/nipote turca del ristorante...ci ha fatto stare davvero bene. Un abbraccio va anche ai due sindacalisti che sono rientrati in Italia prima di noi e che si sono persi una grande cena...speriamo in un'altra occasione. Un sorriso lo voglio dedicare ai giovani-vecchi compagni della Sinistra Giovanile Lombardia...con un consiglio da senior: nella vita esiste un mondo intero da scoprire!!!!!! un ringraziamento specialissimo per la pazienza, la disponibilità e la condivisione dei sentimenti positivi e negativi vanno invece a due persone meravigliose: Carlo e Giulia...grazie davvero e di cuore. Un abbraccio infine lo mando ai piemontesi, prima di tutto ad Andrea che li ha portati con noi. Un bacio invece lo mando a quel giovane comunistaccio dal sorriso magnetico, che durante la plenaria conclusiva è stato massacrato dai vecchi- giovani politicanti, a causa del suo spiccato idealismo...Luca ti sono vicina, sappilo! Grazie a tutti voi per le risate e tutto il resto...l'anno prossimo si replica, tenetevi pronti!!!!!!

mercoledì, giugno 27, 2007

abbasso il conformismo!

Chi di voi non ha ancora avuto occasione di vedere questo film che lo faccia subito...vi lascerà sbalorditi! prendete una famiglia apparentemente normale e scoprirete presto che la parola normalità può avere un significato tutt'altro che scontato e prevedibile. Dietro ad ogni famiglia si può infatti nascondere qualche piacevole sorpresa...
La storia di questa pellicola, che si è aggiudicata anche una serie di riconoscimenti, è molto semplice...una bambina occhialuta e golosa di gelato ha la possibilità di partecipare ad un concorso di bellezza che incoronerà la Piccola miss California. A preparare la piccola Holly per il concorso è il suo adorato nonno che le insegnerà tutte le mosse, passo dopo passo, affinchè la sua esibizione sia impeccabile. Fino a qui niente di speciale quindi se non fosse per gli episodi inaspettatamente drammatico- grotteschi che la famiglia si trova a dover affrontare attraverso il lungo tragitto che la condurrà sino all'albergo in cui si svolge il concorso. Un film semplice, ma che fa riflettere in particolare sul senso della normalità e sul significato dell'apparenza, dietro alla quale il più delle volte si nasconde tutt'altro!...in fondo in fondo è proprio vero che fa vicino nessuno è normale!

martedì, giugno 26, 2007

semplice e disarmante...

A volte non ci si rende conto di come la semplicità e l'immediatezza del linguaggio e del gesto di un bambino possa essere considerato così ricco di contenuti e significati da risultare a dir poco disarmante...credo sia questo l'effetto che in me ha suscitato questo libretto, scritto da una paullese doc, che oltre a destreggiarsi con carta e penna o forse oggi sarebbe più opportuno dire con tastiera e pc, nella vita insegna alle scuole elementari e cerca di raccogliere emozioni, considerazioni e gesti in un racconto semplice, schietto ed immediato. Il mio anno con Sara fa capire come spesso e volentieri non ci si renda conto che dietro ad ogni bambino o bambina si nascondano già piccoli uomini e donne, che qualche volta devono fare i conti, sin da piccoli, con problemi enormi che la vita, sin dai suoi primi albori ci riserva. Certamente a sorprendere, sempre e comunque, nel rapporto con questi piccoli uomini e donne è la naturalezza e spontaneità con cui vengono espresse le proprie emozioni e i propri sentimenti anche più profondi ed oscuri. Ci si rende conto da questo libro come i bimbi siano ancora gli unici essere umani a reagire senza filtri e senza barriere a tutto ciò che li circonda e come ancora oggi, nella società del futuro, fatta di pc, di rapporti umani sempre più rarefatti e sempre più mediati da tanti strumenti di comunicazione, i bambini siano ancora in grado di allenare la propria fantasia e siano ancora capaci di stupirsi di fronte a storie, racconti e scoperte.
Un libro da leggere se non altro per capire o condividere quello che ogni giorno i bambini ci possono regalare, oltre al quel tragico mal di testa che spesso e volentieri accompagna anche le insegnanti più pazienti e volenterose.
Grazie Rosy per questa parentesi di semplicità!

lunedì, giugno 25, 2007

Si può spegnere ogni tanto il pensiero...

22 Giugno 2007 certamente una data da non dimenticare! Eravamo tanti, eravamo di tutti i tipi, ma una cosa ci ha accomunati tutti: le canzoni di uno dei cantanti italiani più apprezzati, VASCO ROSSI!!!!!!
tante volte ci si interroga, tra esperti e studiosi, sul potere che un solo uomo può avere su un'intera massa. Persino Freud aveva voluto analizzare come il carisma e il linguaggio anche di un singolo uomo, mischiato alla suggestione e al sentimento, potessero guidare una moltitudine, fatta di uomini e donne.
Oggi forse, nella società in cui viviamo, dove imperano la comunicazione veloce, la filosofia dell'usa e getta, l'egoismo esasperato e l'indifferenza, è bello vedere come le canzoni di un uomo piccolo e fragile riescano ad emozionare e far cantare migliaia e migliaia di persone...
solo due ore e pochi minuti che però hanno il potere di segnare la vita di tanti, con la stessa forza ed irruenza di un fatto fondamentale dell'esistenza...tutto questo sembra proprio strano a pensarci!!!!!!
...forse un fenomeno come questo meriterebbe qualche riflessione in più, uno studio più approfondito su come la musica sappia ancora trascinare migliaia di persone di tutti i tipi, giovani e adulti, uomini, donne e persino bambini già nati e ancora in grembo.
difficile quindi trasformare in parole scritte le emozioni che si provano in una circostanza simile, il calore umano che tante persone che cantano tutte insieme e che a bocca aperta attendono, uno vicino all'altro, le parole di una rock star nostrana come vasco rossi.
Forse per racchiudere i sentimenti nati grazie a questo concerto basta fermare nella propria mente qualche immagine, come quella di vasco , che, emozionato proprio come il suo pubblico, si rivolge al suo storico amico Massimino Riva per salutarlo e per inviargli, come tradizione, sino a lassù in cielo il suo sorriso.
Grazie Vasco!

martedì, giugno 19, 2007

basta barcollare per impressionare?

oggi giornata di bidoni e di riflessioni il mio pensiero va alla signora che barcollava prima...una bella signora, elegante, sempre profumata e distinta, sempre pettinata e perfetta nella cura del proprio aspetto, camminava barcollando...
chissà cosa vorrà colmare con l'alcool, chi o cosa le avranno creato quel vuoto dentro che pensa di poter riempire con un po' di calore nella pancia...
barcollava entrando nel portone...ho cercato di aiutarl ad entrare, mi ha ringraziata un sacco di volte! avvicinandomi, cercando di tenerle aperta la porta d'ingresso mentre entrava, ho sentito forte quell'odore inconfondibile...quell'alito caldo di una sostanza non naturalmente corporea, quel retrogusto forte e pesante che solo una modesta quantità di alcol sono in grado di dare!
Chissà cosa nasconde questa signora dietro ai tanti sorrisi che ogni giorni ha per tutti, dietro ai calorosi buongiorno che ogni mattina dedica alle persone che la incrociano, abituali o sconosciute che siano... tante volte il mondo sembra girare in un modo, un apparente stato di benessere, una parvenza di felicità può infatti nascondere un'inquetudine ancora più forte di quella che tanti manifestano.
Un abbraccio a te signora distinta...queste righe non colmeranno il tuo vuoto ma forse renderanno gli occhi di tutti noi più vigili!

martedì, maggio 29, 2007

alessandro moreno finazzo...

mamma mia...sono ancora emozionata a rivedermi in questa foto, che credo resterà nella storia, almeno nella mia di storia! erano dieci anni che aspettavo questo momento...non proprio quello della foto, quanto quello di conoscere il mitico chitarrista- filosofo...e finalmente domenica scorsa, a Mantova, questo momento è arrivato! certo che per una donna fondamentalmente timida come me è stata durissima...ci sono voluti dieci anni e all'incirca quasi un centinaio di concerti per arrivare a presentarmi al mitico finaz. Però davvero questo giorno resterà nella storia...
un abbraccio finaz

martedì, maggio 15, 2007

ciao enrico!


alla fine non ce l'hai fatta proprio più! questa vita in effetti sembrava esserti andata stretta da subito...da quando da bambino si giocava nel crocevia qui dietro casa, da quando in quei banchini della prima elementare si cominciavano a formare le nostre persone. Il mio ultimo saluto te lo voglio fare così, a modo mio, come sempre attraverso le parole e attraverso i ricordi che ora mi fanno piangere, ma che un giorno torneranno a farmi sorridere...

mi ricordo quel pomeriggio, ormai sono passati tanti anni. Credo fossimo il terza elementare, nella classe del piano terra, quella con le finestre che davano sul giardino della scuola. Annisa era andata via e alle 14 si ricominciava la nostra tradizionale giornata scolastica con Carmela, la maestra del pomeriggio. Era primavera: il prato del giardino era già verde, di un verde un po' spento dato che troppi bambini mettevano a dura prova il suo colorito...gli alberi avevano già tante foglie e noi respiravamo già quell'aria frizzante di primavera. La maniglia della porta di classe nostra, terza B come Bravi dicevamo sempre noi a quelli di terza A che invece amavamo chiamare in amicizia Asini, era un po' guasta...ogni tanto si bloccava e la porta quindi non si chiudeva bene. Mancavano pochi minuti all'inizio del pomeriggio scolastico e noi avevamo messo piede solo da pochi attimi in classe... Suona la campana, come sempre...non era una novità! ti viene in mente di fare uno scherzo a quelli che ancora erano rimasti fuori mentre la maestra era già entrata! ma per magia la maniglia si chiude e...non si riapre! secondo, terzo, quarto, quinto tentativo, ma niente! l'eccitazione mista ad una sana dose di fanciullesco panico ci ha travolti...tu, nicola, stefano, ilaria, la stefy, le due raffe ed io, in classe intrappolati tutti da una maniglia disgraziata! coraggiosamente Carmela ha aperto la finestra e è uscita da lì per salvarci...anche tu hai scelto di uscire da una finestra, di uscire da questa vita, forse per salvarti, questo non si saprà mai! quello che si sa che forse quello che vedevi fuori da quella finestra ti ricordava le risate, la gioia e i bei tempi che ti sembravano essere spariti. Forse solo quella finestra pensavi ti potesse restituire la tua vera vita! Ciao Enrico!

lunedì, maggio 07, 2007

siamo donne...oltre le gambe c'è di più!


Lo so, lo so! il titolo è un po' idiota, ma il concetto forse potrebbe interessare a qualcuno...l'altro giorno facevo una riflessione sul mondo delle donne, sulle nostre difficoltà ad essere capite e sulle nostre passioni il più delle volte non comprese! e credo seriamente che questa canzonetta ci possa venire in aiuto, almeno spero. Insomma, alzi la mano chi di voi, appartenente al genere femminile, qualche volta non ha avuto pensieri "impuri" sull'uomo che tutti i giorni incontrate andando a lavoro...impossibile che esista qualcuna in grado di affermare il contrario, anche perchè mi sembrerebbe qualcosa di assolutamente non normale. Siamo davvero donne e tanto quanto gli uomini siamo oltrepassate dalle passioni e qualche volta lo diamo a vedere mentre nella maggior parte dei casi speriamo che lo si intuisca senza troppe parole...in effetti il destino ci ha affidato qualche piccolo pregiudizio ancora esistente, qualche piccolo ostacolo ancora da sconfiggere per non risultare agli occhi altrui qualcosa che in realtà non siamo. Vi chiederete, legittimamente, il perchè di tutte ste menate...in effetti come darvi torto! allora vi confesso che tutto è nato venerdì sera, quando colloquiando amabilmente con un paio di amici, uno di loro ha iniziato a riraccontare una storia assurda, di una dolce e sensibile fanciulla che, a quanto raccontava lui, aveva oltrepassato ogni limite diventanto palesemente sfrontata nel dimostrare le sue voglie...addirittura con gesti poco poco aggraziati! di fronte a tutto ciò, al mio stupore fanciullesco nell'apprendere anche la sola ipotetica esistenza di una tale possibilità, mi sono dunque chiesta: "ma sarà pur vero?". forse la colpa è solo di vuoi uomini...che non vedete veramente quello che vi si para davanti e che il più delle volte ci spingete persino a ridicolizzarci per ottenere quello che davvero vogliamo...

allora vorrei lanciare una sfida...tanto qui ci si può avvalere di pseudonimi e di false identità!!!!!!!! avete voglia di stilare una sorta di classificazione degli uomini, da quelli più "ammirevoli" a quelli più assurdi mai incontrati nella vostra vita???

dai che se scrivete voi mi sento incoraggiata anche io a togliermi qualche sassolino dalla scarpa, che forse stazione lì da troppo, troppo tempo!

ahahahahahah

lunedì, aprile 30, 2007

mi manca...

davvero troppo tempo...si si, decisamente troppo tempo è passato dal mio ultimo concerto della Bandabardò e la cosa non mi fa bene! l'effetto è visibile...mi sto rattristando, sono smunta e ho perso la mia tradizionale voglia di saltare! Ecco perchè ho deciso che il 15 giugno a costo di andarci da sola, dovrò per forza saltare insieme a tutti gli altri Bardoziani. Perchè? semplicemente perchè un concerto della Bandazza è una festa, è un momento in cui si pensa alla vita ridendoci sopra, ballando forsennatamente e cantando a squarcia gola canzoni che un senso ce l'hanno. Non è facile oggi saper conciliare quella sana dose di voglia di vivere, mescolata alla spensieratezza ed ottimismo, aggiunta ad un pizzico di realismo che fa guardare il mondo con occhi realisti...insomma ragionare, ridendo e cantare pensando è quello che questi cinque scanzonati fiorentini, accompagnati ormai dall'inseparabile cubano dalle mani d'acciaio, Ramon, sanno fare e sanno trasmettere a chi li va a vedere. Impossibile stare fermi e impossibile non cantare...impossibile non partecipare con il corpo, con la mente, ma soprattutto con il cuore alla loro musica. Dopo la prima volta si diventa subito dipendenti...per la gioia che sanno trasmettere e per la vita che sanno raccontare. Allora ci vediamo il 15 giugno, ore 22 circa, live club di trezzo d'adda, versione estiva.
...ATTENZIO', CONCENTRAZIO', RITMO E...VITALITA'!!!!!!!!!

venerdì, aprile 20, 2007

mio fratello è figlio unico



Chi l'ha detto che i belloni non sappiano fare altro che mettere in mostra la propria bellezza??? in effetti in questo film il tanto sospirato Riccardo Scamarcio, divenuto sogno di tutte, o quasi, le donne italiane dimostra di avere tutte le carte in regole per diventare un buon attore.
Il film fugge via veloce, nella contraddizione di una famiglia della provincia di Latina, nella profonda Ciociaria, che vive in una casa che definire modesta è già un'esagerazione e che cerca di arginare gli spasmi del figlio più piccolo, cresciuto con strane idee in testa.
Che dire quindi di questo personaggio Accio, interpretato da Elio Germano? sicuramente che riesce a farvi ridere, piangere, emozionare, accaldare durante le immagini che raccontano la sua crescita, la sua adolescenza iniziata con la vocazione verso Dio, passata attraverso la passione per la Patria e la lotta per le libertà e gli ideali fascisti e approdata, con disincanto, ma forte impeto nel comunismo dove gli ultimi saranno i primi...tanto per non perdere di vista il messaggio cristiano. I primi attimi, gli schiaffoni dati e ricevuti, le provocazioni del giovane Accio nei confronti del fratello Marrico e dei genitori, contro i quali sfodera una sfrontatezza e sfacciataggine disarmante, vi faranno ridere...risate legate anche allo spiccato romanesco esibito dall'attore, giovane ma molto promettente. Ma le risate sono di certo amare...il racconto delle lotte politiche, che giungono solo di riflesso nella piccola città di provincia, fanno comunque emozionare. Anche perchè da piccole eco si trasformano, nel corso della narrazione, in momenti forti, nelle fabbriche, nelle università e infine nella latitanza...ma non voglio svelare proprio tutto.
Bravissimo anche Zingaretti, che questa volta veste i panni di un antico sostenitore di Benito, venditore ambulante, il primo adulto ad avvicinare Accio al pensiero politico. Calza a pennello anche la colonna sonora scelta come sfondo del film...la versione acustica di Ma che freddo fa di Nada sembra stata scritta apposta per la nuova opera di Lucchetti.
E come dice Nanni Moretti a proposito di un film "Nel cinema, gli attori sono la borghesia, l'immagine è il proletariato; la colonna sonora è la piccola borghesia eternamente oscillante tra l'una e l'altro. L'immagine in quanto proletariato deve prendere il potere nel film dopo una lunga lotta". (da Io sono un autarchico)

martedì, aprile 17, 2007

questa è la canzone che scrivo per te...


Perdonatemi se in questi giorni utilizzo questo spazio immenso ed infinito per svuotare la mia testa...ho bisogno di dare parola ai pensieri che mi scorrazzano tra un orecchio e l'altro e che mi costringono ad ascoltare per almeno tre ore al giorno la canzone che da il titolo a questo post. Certo che non posso fare altro che dare ragione ad uno dei miei più grandi idoli, Paolo Virzi, che intitolò il mio film preferito con una frasetta che a volte mi ritorna in mente...soprattutto ultimamente..."che cosa dolce, crudele e ridicola...la vita". Quindi oggi per combattere questa malinconia che mi attanaglia dentro, che mi fa cercare un po' di calore ai raggi di questo sole che preannuncia l'arrivo del tutto inaspettato dell'estate, che mi fa sorridere di fronte ad un bambino che si rovescia il gelato sulla maglietta e non sa come fare, che mi fa piangere di fronte a poche righe scritte attraverso un pc, scrivo!!!. Sarà questa l'ironica crudeltà della vita...per anni trascorri le tue giornate neppure immaginando che a pochi metri da dove stai tu esiste una persona fantastica, o per lo meno ai tuoi occhi appare così, speciale per la sua sensibilità, dirompente per la sua sincerità, radiosa per il suo sorriso, tenera per i suoi dubbi ed insicurezze e poi improvvisamente questa scoperta ti cambia la vita...proprio come racconta la canzone dei Marlene Kuntz "E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore immune da difese che non servono...Per quel che mi riguarda sei un continente obliato. Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto". E poi esattamente un attimo dopo...quando credevi di avere quasi afferrato la felicità, ti sembra già di sfiorarla, ne hai già sentito il profumo avvicinarsi, il calore travolgerti...cala il sipario. Il buio sembra non farti più vedere e neppure sentire con la pelle, con il naso le sensazioni che solo a pochi istanti fa c'erano...le ripercorri con la memoria, perchè speri che quel buio, il black-out, sia solo una condizione temporanea e invece il buio
resta... solo in fondo alla tua vista...in un angolo lontano nello spazio-tempo scorgi una minuscola luce. Sarà quella la luce da seguire? sembra lontanissima adesso...quasi irrangiungibile ed il tempo, quello stesso tempo che prima sembrava volare, ora pare non passare mai. Eppure l'orologio continua a scandire gli stessi minuti, le stesse ore, gli stessi giorni...ma ora sembrano infiniti, lenti, mentre tu cerchi di andare incontro a quella luce, che è sempre un punto lontano...

eppure, come dice uno dei miei scrittori preferiti, Italo Calvino, nel suo Sentiero dei nidi di ragno "Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo" e forse anche questa sarà una ferita da riscattare, una di quelle per cui vale la pena di combattere...una cicatrice che in quanto tale non mi farà dimenticare il bene dato e ricevuto, ma mi farà crescere per conquistare quella luce, che solo io con le mie forze posso raggiungere.

lunedì, aprile 16, 2007

...grazie alla vita!

Grazie alla vita Che mi ha dato tanto,Mi ha dato due occhi Che quando li apro Chiaramente vedo Il nero e il bianco,Chiaramente vedo il cielo alto Brillare al fondo,Nella moltitudineL'uomo che amo. Grazie alla vita Che mi ha dato tanto,Mi ha dato l’udito Così certo e chiaro Sento notti e giorni Grilli e canarini Turbini martelli E lunghi pianti di cani E la voce tenera del mio amato. Grazie alla vita Che mi ha dato tanto, Mi ha dato il passo Dei miei piedi stanchi Con loro ho attraversato Città e pozze di fango Lunghe spiagge vuote Valli e poi alte montagne E la tua casa la tua strada Il tuo cortile Grazie alla vita Che mi ha dato tanto, Del mio cuore in petto Il battito chiaro Quando guardo il frutto Della mente umana Quando vedo la distanzaTra il bene e il male Quando guardo il fondo Dei tuoi occhi chiari Grazie alla vitaChe mi ha dato tanto Mi ha dato il sorriso E mi ha dato il pianto Così io distinguo La buona o brutta sorte Così le sensazioni che fannoIl mio canto Grazie alla vita Che mi ha dato tanto
ti dedico un pensiero, senza nome, tanto sono certa che ti ci riconoscerai...è per te questa canzone! infatti mi sento solo in dovere di ringraziare, non so chi, non so cosa, che quel fatidico sabato tu fossi lì davanti a me e mi sorridessi...grazie per i sorrisi che hai fatto nascere sulla mia bocca e per le lacrime che mi sono scese (per fortuna non c'era nessuno in ufficio mentre leggevo!!!) scandagliando le tue parole scritte...è una promessa quella che ti faccio, usando come spesso mi piace fare, ancora le parole di una canzone: sappi che sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai!
Ti voglio bene...ti abbraccio!

martedì, marzo 27, 2007

un momento di serenità

Non voglio spendere troppe parole per descrivere l'emozione provata ieri al Teatro Smeraldo in occasione del concerto di Giovanni Allevi...sicuramente non ne basterebbero migliaia per capire quello che ho sentito dentro. Quello che è certo è che Giovanni è un vero e proprio mito, che incanta attraverso la sua musica tutte le persone che ha di fronte...come una sorta di pifferaio magico, con le note che diffonde volando sul suo pianoforte, fa provare un senso di serenità che poche volte capita di sentire. Grazie Giovannino...a me piace chiamarlo così! lascio qui di seguito le sue prossime date, chissà che qualcuno non ne possa trarre un momento di serenità...
31 marzo - Varese - Teatro di Varese
2 aprile - Lamezia Terme – Teatro Grandinetti(SOLD OUT)
4 aprile - Catania - Teatro Metropolitan(SOLD OUT)
5 aprile - Palermo - Teatro Metropolitan(SOLD OUT)
11 aprile – Barletta – Teatro Curci
12 aprile – Lecce – Teatro Politeama Greco
17 aprile – Firenze – Saschall
18 aprile – Livorno – Teatro Goldoni
20 aprile – Cagliari – Teatro Alfieri
27 aprile – Ancona- Teatro delle Muse
28 aprile – Trieste – Teatro Rossetti
30 aprile – Fermo – Teatro Dell’Aquila
1 maggio – Spoleto – Chiostro San Niccolò
9 maggio – Alessandria – Teatro Comunale
10 maggio – Treviso – Teatro Eden
11 maggio – Modena – Teatro Comunale
12 maggio – Guidizzolo MN– Teatro Comunale
14 maggio – Trento – Auditorium S. Chiara
21 maggio – New York – Blue Note
4 luglio – Isola d’Elba – Elba Jazz
7 luglio – Perugia – Teatro Morlacchi

...mi raccomando: tutti vestiti bene!


Dovrei studiare...uffa! dovrei studiare inglese, visto che domani ho il mio secondo incontro con l'insegnante madrelingua che mi dirà se posso continuare o se, dati i risultati, devo ripetere la lezione...sempre sotto esame, che palle!!!!!!!!

Dovrei studiare ma il sonno mi sta uccidendo...cerco di combatterlo, forse non proprio nel migliore dei modi, con una pessima imitazione del caffè istantaneo...unica bevanda che in questo momento, in questo ufficio, mi posso concedere! nonostante tutto trovo molto più interessante accompagnare il caffè alle pagine di un libro scoperto per puro caso girovagando per La Feltrinelli di Corso Buenos Aires, qualche giorno fa, mentre Fede cercava disperatamente un libro giallo, l'ultimo di una serie, a firma di Guccini. Insomma l'autore è David Sedaris ed il libro in questione è Mi raccomando: tutti vestiti bene. Esilerante ed ironico, ma capace di trasformare le storie di una normale famiglia americana, in una sorta di fenomeno da baraccone...ma quel che è certo che vicende come quelle raccontate da Sedaris se ne sentono anche nelle migliori famiglie...insomma quella che descrive il buon David è la banale quotidianità, condita con un ottimo senso dell'ironia e con una sana dose di pettegolezzo. Pettegolezzo su quelle persone che lo circondano, sulla famiglia della porta accanto, che non ha il televisore e festeggia Halloween il giorno dopo, sulla zia vecchia e decrepita da cui il ragazzetto del libro cerca di avere in eredità qualche animale imbalsamato. Storie di tutti i giorni ,se ci si pensa, e se una volta tanto, invece che parlare e sparlare dei personaggi famosi, indagati per traffici di foto, crocifissi per i propri gusti sessuali, ci fermassimo solamente ad immaginare la storia che nasconde un volto che incrociamo ogni giorno sullo stesso vagone del metro, la vita che ha fatto il barbone che tutte le sere di chiede i soldi appena fuori dall'ufficio, avvolto nel suo caldo seppur lercio piumone, riusciremmo a capire come l'esistenza di tutti giorni, quella banale, quella fatta delle solite cose, quella che ha sempre gli stessi orari, possa essere descritta con pungente ironia e cinismo, tanto da trasformarsi in un vero e proprio fenomeno di massa, un cult.

venerdì, marzo 16, 2007

Milano, spalanca le tue ali al mondo...



Stamattina va così...il mal di testa mi fa ancora compagnia ed io ho in testa questa frase, sentita a chiusura di una versione live di L'uomo sogna di volare dei Negrita. Quanti mondi si incrociano a Milano? Gente che va, gente che viene, donne e uomini che corrono, ragazzi che fumano...stamattina attraversando la strada ho incrociato lo sguardo di un vecchio solo, occhi tristi e desolazione portata con poca disinvoltura e davvero mi sono chiesta come uno sguardo, un paio di jeans, dei tacchi alti, un po' di trucco sugli occhi possano racchiudere una vera e propria storia, storia vera e storia immaginata...vita sognata e vita realmente vissuta. Ogni volta che sento Pau nel mio Ipod che pronincia questa frase...Milano, spalanca le tue ali al mondo, gridare queste poche parole al pubblico continuo ad emozionarmi...davanti ai miei occhi si materializza l'immagine della città di Milano che si proietta verso il futuro...
Sento un po' mia questa metafora, quella di spalancare le ali verso il mondo, soprattutto per lo stato d'animo che sto vivendo ora...ogni mattina mi svegli con la voglia di scoprire cose nuove, con la necessità di diversificare, anche con un sorriso regalato o avuto da un viso incrociato per strada, le mie giornate che altrimenti mi sembrerebbero tutte uguali. Ho voglia di guardare avanti ad un futuro che non conosco ma che immagino, che sogno, ma forse un po' per scaramanzia difficilmente racconto...
Oggi mi limito comunque a sognare il mio futuro più prossimo, quello che inizierà domani con la trasferta in quel di Cesena...

lunedì, marzo 05, 2007

geniale come sempre!

Arriva la primavera, sbocciano i fiori sugli alberi ed il primo sole porta tutti a scoprirsi e a "rifugiarsi" per qualche ora di relax nei parchi, sulle rive del mare, già gremite di turisti che come lucertole cercano di scaldarsi ai primi raggi di sole...insomma vita nuova! e con tutto ciò poteva forse mancare l'evento atteso ormai da quasi quattro anni??? "puntuale" come un orologio svizzero il 2 marzo, rigorosamente dopo l'apertura del sacrosanto festival di Sanremo, è arrivato Il latitante, nuovo e attesissimo disco di Daniele Silvestri.
Geniale come sempre, anche questo disco ha la capacità di far ridere e pensare insieme, mescolando, come tradizione vuole ironia ed osservazione del mondo che ci circonda e che ci invade.
Ieri il Latitante mi ha fatto compagnia lungo il mio viaggio in treno verso Genova e mi ha fatto assoporare l'emozione di riascoltare qualcosa di nuovo e scoprirlo piano piano, come poche volte mi succede...ascoltare a ripetizione le canzoni per afferare prima la melodia, poi testi e snocciolarne arrangiamenti e particolari che non si colgono al primo ascolto. In assoluto il brano più bello credo sia A me ricordi il mare forse perchè proprio lì ero diretta e forse perchè mi ricorda tanti pensieri che spesso mi sono passati per la testa...sei tu che quando arrivi sorridi e a me mi gira benissimo e sempre tu che se decidi ti giri e mi pugnali in un attimo mi fa tornare in mente una sensazione già provata...un sentimento conosciuto e ripetutamente sentito, a volte con disagio a volte con piacere.
Bellissime anche Faccia di velluto e Gino e l'Alfetta e a dire poco fantastica Ninetta nanna, fotografia precisa ed attenta del mondo di oggi...
Adesso aspetto solo con grande ansia che il buon Daniele torni dalle mie parti a suonare, così da non perdere nemmeno uno di questi appuntamenti...a costo di andarci da sola.

...gabriella


"Sempre"(Castellacci, Pisano)
Ognuno ha tanta storia tante facce nella memoria tanto di tutto tanto di nientele parole di tanta gente. Tanto buio tanto coloretanta noia tanto amoretante sciocchezze tante passionitanto silenzio tante canzoni. Anche tu così presentecosì solo nella mia mente tu che sempre mi ameraitu che giuri e giuro anch'io anche tu amore mio così certo e così bello.
Anche tu diventerai come un vecchio ritornelloche nessuno canta piùcome un vecchio ritornello. Anche tu così presente - sempre così solo nella mia mente - sempretu che sempre mi amerai - sempre tu che giuri e giuro anch'io - sempreanche tu amore mio - semprecosì certo e così bello. Anche tu diventerai come un vecchio ritornelloche nessuno canta più come un vecchio ritornello che nessuno canta più.
Ognuno ha tanta storia tante facce nella memoria tanto di tutto tanto di nientele parole di tanta gente. Anche tu così presentecosì solo nella mia mente tu che sempre mi ameraitu che giuri e giuro anch'ioanche tu amore mio così certo e così bello
Anche tu diventeraicome un vecchio ritornello che nessuno canta piùcome un vecchio ritornello che nessuno canta più.


é passato un bel po' di tempo dall'ultimo post, dall'ultima volta che ho sentito il bisogno di raccontare qualcosa. Un po' per tutta una serie di congiunture, forse addirittura a causa di Saturno che pare proprio mi stia remando contro, ho abbandonato il blog della Zarina per un bel po', forse per troppo. Oggi torno con un ricordo in testa, nato proprio grazie all'ultimo film di Ozpetk, Saturno contro. Andando alla ricerca di informazioni riguardanti la sua colonna sonora e con la collaborazione di qualche aiutante (grazie a Saverio per l'aiuto che mi ha dato!) ho scoperto il talento di una grande artista, ormai scomparsa, ma che nell'arco della sua vita ha sfornato una serie di canzoni dal sapore della poesia popolare...io la voglio ricordare così, riportando qui il testo di una delle sue canzoni più famose, che oggi sento anche un po' mia.

un abbraccio virtuale e un ringraziamento speciale a GABRIELLA FERRI...grazie per le emozioni che mi hai fatto scoprire in questi giorni!

lunedì, gennaio 29, 2007

Barcelona, mi amor


Barcellona credo sia una delle città che riesce a toccarti il cuore...il cielo blu, i suoi viali grandi e brulicanti e quell'accento così caliente dei suoi abitanti, le dona un fascino intramontabile.

Eh dire che l'esordio del mio fine settimana non è stato certo dei più fortunati: ritardo dell'aereo di almeno due ore...viaggio accompagnato da una comitiva di bergamaschi allegramente ubriachi e "dolcemente" molesti. Il viaggio in aereo non è stato facile nemmeno per me che solitamente non mi scompongo per vuoti d'aria etc...

Comunque sia l'immagine che questa cittadina ci ha dato, appena messo giù il piede dal pullman che ci ha portate nel centro città, è stata calorosa ed ammaliante...il gruppo in trasferta era composto da quattro dolci ed amabili donzelle (Marti, Ceci, Tiz e moi) munite di un esile bagaglio, ma con tanta voglia di divertirsi e respirare aria nuova...e così è stato!

Arrivate nella centralissima e affollatissima Placa Catalunya, dove ci sono tutti i maggiori negozi di Barcellona (uno su tutti Fnac) e dove si affacciano le Cortes Ingles, sperando che si scriva così, la più grande catena di Magazzini spagnoli, abbiamo camminato per qualche centinaia di metri alla ricerca della nostra meta: l'Ostello Sant Jordy. Se siamo riuscite a dormire su un letto accogliente, in compagnia di un turista bizzarro, con strani fumi che provenivano dal suo letto, è soprattutto grazie alla disponibilità di Silvia, marchigiana trapiantata chissà da quando e perchè a Barcellona, e di Edoardo che ormai riconosceva al volo il mio numero senza bisogno che mi presentassi al telefono (un grande!!!!!!).

Domenica una lunga mattinata, cominciata con un bel giro verso le case progettata da Guadì e terminate sulla celeberrima Rambla, ha chiuso la nostra trasferta di poche ore nell'unica città euriopea in grado di scaldarti il cuore anche in pieno inverno...

Un saluto acidulo va alle ragazze italiane tornate a casa munite di coroncina...ma perchè dovete ridurvi così?...guardate che siete carine e visibili comunque e quindi non è necessario che vi rendiate ridicole per farvi notare dai maschietti...

va beh...invece, mi allargo e mando un abbraccio a tutti gli artisti di strada presenti sulla Rambla...è stato bello vedere i preparativi per quella sorta di sculture viventi che dalla tarda mattinata popolano, con gesti e sguardi, ma senza proferire parola, una delle vie più suggestive del mondo!

lunedì, gennaio 22, 2007

sto lentamente impazzendo?

Sto lentamente impazzendo...non sopporto più un sacco di cose che mi circondano e che fanno parte di un pezzo della mia vita che forse, nel mio profondo, vorrei chiudere qui. Arrivare a 30 anni credo sia anche un buon motivo per tirare un po' le somme di ciò che ho fatto di buono e ciò che invece sino ad ora non è andato...un momento per capire e dichiarare quello che mi fa stare bene e quello che invece mi angoscia, mi fa passare notti insonni e mi fa essere nervosa.
Ultimamente continuo ad essere insofferente rispetto ad atteggiamenti e parole che mi rendo conto mi piacciono sempre di meno e che riesco a tollerare con sempre minore facilità...
se un tempo riuscivo a sopportare i caratteri controversi delle persone che mi hanno negli anni circondata, ora non ce la faccio più. Mi sembra quasi di essere arrivata nel momento della piena...quando dopo smisurate pioggie accumulate nel corso di diversi giorni, il fiume sta raggiungendo il massimo livello e l'acqua sta uscendo dai suoi margini...io sono in quello stato, sento che sto per strarbordare e proprio come accade nelle peggiori situazioni, le conseguenze non saranno lievi...come le alluvioni, anche questo mio stato d'animo lascerà dietro di se un notevole danno...spero riparabile, ma comunque un danno.
Credo che tutto ciò sia ormai inevitabile...non servono nuovi sacchi di sabbia per arginare quella che ormai è evidentemente un'imminente ondata di piena...sarebbe come tentare di svuotare con un paio di secchi il letto del fiume, con l'unica conseguenza di ritardare, di qualche nano secondo l'ondata distruttrice...chi mi conosce sa che tutto ciò sta per accadere sul serio e che forse quel ritardare il processo di ondata è giù durato sin troppo: non ho più secchi a disposizione, non ho più sabbia per arginare...ho solo tanta rabbia per le accuse che costantemente mi vengono rivolte e per la falsità con cui in tanti continuano ad affrontare la propria vita...
forse sto solo impazzendo lentamente e tra poco mi ritroverò con un delizioso camicino, legato sul didietro, in qualche interessante luogo di "villeggiatura" impasticcata sino a stordirmi...
non lo so cosa mi sta accadendo...davvero non lo so, ma capisco che fra pochissimo non ne avrò più il controllo!!!!!!!!!

giovedì, gennaio 18, 2007

...come un girasole

Oggi sento la necessità di dedicare un pensiero ad un'amica e quale mezzo migliore se non regalandole un fiore, almeno in foto...
Per me i girasoli sono il simbolo della gioia..della serenità, quello stato d'animo che vorrei tanto che lei avesse e che purtroppo, per una serie di sfortunate coincidenze, ora come ora sta cercando di rincorrere, ma fatica ad afferrare...
I girasoli mi ricordano la forza ed il calore del sole, della nostra massima fonte di vita e per questo mi piace pensare che attraverso i suoi colori, la sua parvenza gioiosa, io possa regalarle, a distanza e simbolicamente, un sorriso...
Spesso nella vita di ognuno di noi si susseguono una serie di sfortunati eventi che sembrano volerci affossare...che rischiano di farci inaridire e perdere quella vitalità d'animo che ci tiene metaforicamente in piedi. Solo noi stessi siamo la soluzione dei nostri problemi...a volte mi sembra di scrivere come un santone, ma questo è quello che credo davvero...la maggior parte delle volte in cui ci si sente in crisi, si sta male e si sta soffrendo si tende a perdersi d'animo e a cercare una via di fuga nella autocommiserazione o nella forza che vorremmo arrivasse dal nostro esterno, senza renderci conto che tutto dipende da quello che abbiamo dentro.
Affrontare i momenti difficili è come scalare una montagna di 3000 metri e io che non amo particolarmente la montagna ne so qualcosa...ma per arrivare in cima alla montagna, per svettare e quindi tornare in piedi dobbiamo trovare una forza dentro di noi, dobbiamo frugare tra i nostri pensieri e capire che ci sono tante cose, tante persone e tanti sentimenti per cui vale la pena di farcela...solo così, intravedendo la nostra meta, quel metaforico rifugio che tanto desideriamo raggiungere in cima al nostro monte, possiamo farcela. Ricordo che la prima volta che ho visto lo spettacolo di Marco, Paolini sulla diga del Vajont sono rimasta molto colpita dalla modalità con cui l'attore descriveva l'entusiasmo che ti da l'intravedere un rifugio, prima piccolissimo e poi a poco a poco millimetricamente più grande, durante la scalata...questa visione ti permette di trovare la forza e la volontà d'animo per arrivare in cima. L'importante è riuscire sempre a trovare nuove mete. Chi sta al nostro fianco ci darà sicuramente una mano, con modalità diverse, con reazioni diverse, ma pur sempre per il nostro bene!
Ti voglio bene...tu sai che sto parlando con te!