mercoledì, agosto 29, 2007

Che vergogna!!!!!!!!

In tanti mi definiscono patetica, con la spiccata propensione al melodramma. Qualcuno mi descrive come rigida e bacchettona e qualcun'altro come pakkista...addirittura in sti giorni un amico mi ha dato dell'ottimista. Personalmente, pur non piacedomi spasmodicamente gli incasellamenti e le recinzioni virtuali date dalle definizioni, mi definirei timida. Non venitemi a dire che non è vero, perchè questo significherebbe che non mi conoscente fino in fondo come credete...fondamentalmente credo di essere un'anima timida, pur riescendo la maggior parte della volte a mascherare il mio stato di rossore pensato. Insomma mi viene ancora da arrossire quando incrocio una persona che nel profondo del mio cuore e nel segreto del mio inconscio mi piace, mi vengono le palpitazioni quando devo fare un intervento in pubblico, quando devo parlare con qualcuno considerato pubblicamente importante, mi agito più dei diretti interessati quando devo celebrare un matrimonio (una delle incombenze del mio incarico di amministratore comunale!) e tutto il resto...ora pensate pure ad eventuali argomentazioni per smentire la mia teoria su me stessa, ma sappiate che sono fermamente convinta delle mie caratteristiche! Quello che più mi incuriosisce della mia timidezza è invece la ragione della sua esistenza...che sia un fatto caratteriale ci può stare, ma penso che sia da sommare al carattere anche un fattore legato a questioni culturali e sociali, o forse addirittura anche genetiche...che dite? insomma il fatto di essere cresciuta in una famiglia modesta, dove i miei genitori mi hanno sempre insegnato che ad essere onesti si è sempre nel giusto e soprattutto che prima di tutto bisogna contare su se stessi e poi sull'aiuto degli altri, ma che la parte migliore delle nostre azioni è quella che compiano in completa autonomia di pensiero, tenendo pur sempre conto della presenza di chi ci circonda, vorrà pur dire qualcosa? Probabilmente l'unica scuola che mi ha fatto combattere in parte la timidezza insita nella mia persona è stata la politica...anche se devo confessare che ogni volta che mi si presenta l'occasione di dover parlare in pubblico (soprattutto se il pubblico è nutrito!) continuano a sudarmi le mani, i pensieri prendono in volo e si incrociano a menate su possibili figuracce, su potenziali costronerie che potrei sfoderare con le mie parole o sull'imbarazzo di bloccarmi senza riuscire più a ricominciare...
ricordo che tempo fa c'era chi teorizzava che poteva essere utile per parlare in pubblico con meno ansia immaginare un pubblico fatto di persone nude e credo che questo sia lo stesso principio con cui ai seminari di fotografia ci si mette a ritrarre la gente, come mamma ci ha fatti...così da far sentire meno in imbarazzo chi è di fronte all'obiettivo! ma sarà vero che funziona???
in attesa che si inventi un antidono alla timidezza, rifletto, fiduciosa, sulle cause della mia...solo partendo da queste potrei scegliere di superarla del tutto, no???
altrimenti come faccio a presentarmi nuovamente al mio begnamino Finaz, senza l'ausilio di un intermediario???????????

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La parola timidezza quasi sminuisce quello che ti ho visto fare davanti a Finaz!

“Scusa mu tu sei Finaz? Sì? Allora la faresti una foto con quella bambina, che si vergogna a chiedertelo? Sai, è UN PO’ timida!”

Ciao

TeoB

Anonimo ha detto...

Se vuoi puoi venire nuda a casa mia ! Andrea

Anonimo ha detto...

"antidoto per superare la timidezza" ...........me che stai scherzando?
e se la timidezza fosse una virtù?
ciao fm