Spesso mi viene il dubbio che tante parole servano proprio a poco, mentre in altri casi una parola in meno ci lascia costantemente nel dubbio di non aver detto o fatto abbastanza. Dilemma esistenziale quindi: meglio essere sintetici e quindi magari omettere dei particolari oppure vuotare subito il sacco?
La questione mi assale in giorni come questi, dove spesso mi ritrovo a discutere con chi mi circonda per qualcosa di non detto o non esplicitato. Ma non a caso il dubbio mi assale proprio ora di fronte ad un'azione che forse non avrei dovuto compiere...delle parole che probabilmente era meglio non scrivere. Ma del resto ormai è andata e come suggerisce uno dei più conosciuti proverbi, inutile piangere sul latte versato, rivolgo a voi il mio quesito interiore.
Sempre a proposito di dilemmi mi tornano in mente le riflessioni di una cara amica, molto preparata sul comportamento dei comuni bipedi, meglio ancora se maschietti. Si discuteva, proprio un paio di sere fa, se fosse meglio andare alla ricerca di una persona, da intendersi in senso sentimentale, più simile a noi stessi oppure se direzionare la minuziosa ricerca su qualcuno che in realtà sembrerebbe apparentemente avere poco da spartire con noi. Ovviamente muniti di dati e di esperienze vissute, parrebbe che il tanto sospirato dogma che sentenzia sull'attrazione degli opposti non risulterebbe poi così campato per aria. Insomma per farla breve, due persone che sembrano non condividere gli stessi interessi e soprattutto gli stessi stili di vita, in realtà parrebbero avere tutte le potenzialità necessarie per intraprendere e soprattutto far durare la loro relazione!...dilemma, grande dilemma!
A questo punto verrebbe da chiedersi come è possibile trovare un punto di incontro, un percorso in comune tra due persone che in comune non sembrerebbero avere proprio nulla.
Di fronte a questo dilemma, sorridendo, mi visualizzo un futuro difficile, molto difficile, soprattutto per la sottoscritta...ma bisogna avere fede, giusto?
4 commenti:
cara zarina...
inutile dire che sul tuo dilemma devi diffidare di chiunque avanzi soluzioni a prova di smentita...
è ovviamente la vita che ci dirà se avremo avuto ragione...
mi capita spesso di pensarmi vecchio e di guardare indietro (so che avrei bisogno di un buon medico...) cercando di rassicurami rispetto alle scelte compiute...
poi apro gli occhi (mi accorgo che sono in uno strano stato di dormiveglia) e mi dico che per tuffarsi in pensieri del genere...é necessario prima (almeno) averla vissuta la propria vita!!
sul primo quesito cerdo invece che ciascuno debba sapere valutare al meglio le diverse situazioni che si trova a fronteggiare...con un pizzico di pragmatismo...
come dire...mandare a quel paese qualcuno perché si vuole seguire il sacro fuoco della propria coerenza può essere problematico e talvolta un pò "donchisciottesco"...(leggi il proprio capo o un collega di partito)
se invece si tratta di mantenere trasparente il proprio rapporto con un amico/a...beh allora credo che il limite ci sia posto dal dovere di rispettare sempre la dignità della persona che abbamo di fronte (concetto che comprende anche il diritto di ciascun essere umano di sbagliare...soprattutto se in buona fede)...
cara zarina...
tu intanto non farti schiacciare da troppi pensieri...
anche perché devi concentrarti sulle tante cose che ti ho chiesto di fare per me...e sulle quali sei in oggettivo ritardo!!!-)
p.
provaci con tutti
fermo restando che non credo alle discussioni ex-ante in fatto di sentimenti, ma le stuazioni van valutate solo dal momento in cui le si vivono, credo che le teorie che hai illustrato siano le estremità delle possibili realzioni sentimentali: tra l'una e l'altra ce ne sono tantissime, dettate dalla realtà dei fatti.
Ed allora, alle teorie aggiungo la terza, che chiamerò "teoria della virgola". La virgola, questa piccola lacrimuccia spesso poco considerata, ha la finzione di separare e unire contemporaneamente. Non è un punto, al quale puoi avvicinare la stuazione di chi cerca persone "diverse da se", e due periodi senza la virgola a separarli (simili a chi cerca i suoi simili) spesso son di difficile comprensione.
Così le coppie: gli opposti è possibile che si attraggano, ma se troppo opposti c'è il rischio che l'equilibrio una volta raggiunto e mantenuto dventi un po' come i tasselli di un puzzle che li puoi unire in solo un modo pena l'inutilità degli stessi.
Al contrario le coppie che vivono nell'idillio dell'amore e d'accordo, del tutto bello, speldido e splendente, a mio parere rischiano di cadere nella monotonia.
Ed allora? ed allora ecco l'importanza della "teoria della virgola"......che unisce due frasi distinte che han senso compiuto anche da sole, ma se unite formano un periodo più importante. Così le coppie: diverse, ma uguali...... che sappiano costruire qualcosa di importante metteando in atto quel meccanismo di "contaminazione" che completa entrambi.
Viva la teoria della virgola!!!
Viva l'amore, quello per cui bisogna lavorare sempre perchè non è bello averlo aggratis!!
Rimango anonimo, ti sfido a individuarmi
come darti torto, caro anonimo! questa teoria della virgola in effetti mi affascina e ancora più, a questo punto, incuriosisce capire chi sei...mi pare, definendoti anonimo, che di maschietto si tratti e un paio di idee le ho già di potenziali autori della teoria...
dammi qualche indizio per facilitare la scoperta!
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