venerdì, agosto 31, 2007

benvenuta alice!

Ieri, giovedì 30 agosto, alle prime luci del mattino è arrivata in questo mondo una persona che ha tutte le potenzialità per essere già descritta come meravigliosa...si chiama ALICE, pesa ancora pochi chili, misura qualche centimetro, ma è certamente un concentrato di felicità per i suoi due splendidi genitori: Stefano e Manuela.
Un abbraccio a questa giovanissima famiglia e un augurio ad Alice che sia sempre serena e trovi in se e negli altri una grande gioia di vivere!
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole mentre il mondo sta girando senza fretta. Irene al quarto piano e' li' tranquilla che si guarda nello specchio e accende un'altra sigaretta. E Lilì Marleen bella piu' che mai sorride non ti dice la sua eta', ma tutto questo Alice non lo sa. Ma io non ci sto piu' grido' lo sposo e poi tutti pensarono dietro i cappelli lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa non e' cosi'che se ne andra'. Alice guarda i gatti e i gatti muoiono nel sole mentre il sole a poco a poco si avvicina. E Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina. E rimane li' a bagnarsi ancora e il tram di mezzanotte se ne va ma tutto questo Alice non lo sa. Ma io non ci sto piu' e i pazzi siete voi tutti pensarono dietro i cappelli lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa, non e' cosi' che se ne andra'. Alice guarda i gatti e i gatti girano nel sole mentre il sole fa l'amore con la luna. Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello, ma e' convinto che sia un portafortuna. Non ti chiede mai pane o carita' e un posto per dormire non ce l'ha, ma tutto questo Alice non lo sa. Ma io non ci sto piu' grido' lo sposo e poi tutti pensarono dietro i cappelli lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa non e' cosi' che se ne andra'...che se ne andra'...

mercoledì, agosto 29, 2007

Che vergogna!!!!!!!!

In tanti mi definiscono patetica, con la spiccata propensione al melodramma. Qualcuno mi descrive come rigida e bacchettona e qualcun'altro come pakkista...addirittura in sti giorni un amico mi ha dato dell'ottimista. Personalmente, pur non piacedomi spasmodicamente gli incasellamenti e le recinzioni virtuali date dalle definizioni, mi definirei timida. Non venitemi a dire che non è vero, perchè questo significherebbe che non mi conoscente fino in fondo come credete...fondamentalmente credo di essere un'anima timida, pur riescendo la maggior parte della volte a mascherare il mio stato di rossore pensato. Insomma mi viene ancora da arrossire quando incrocio una persona che nel profondo del mio cuore e nel segreto del mio inconscio mi piace, mi vengono le palpitazioni quando devo fare un intervento in pubblico, quando devo parlare con qualcuno considerato pubblicamente importante, mi agito più dei diretti interessati quando devo celebrare un matrimonio (una delle incombenze del mio incarico di amministratore comunale!) e tutto il resto...ora pensate pure ad eventuali argomentazioni per smentire la mia teoria su me stessa, ma sappiate che sono fermamente convinta delle mie caratteristiche! Quello che più mi incuriosisce della mia timidezza è invece la ragione della sua esistenza...che sia un fatto caratteriale ci può stare, ma penso che sia da sommare al carattere anche un fattore legato a questioni culturali e sociali, o forse addirittura anche genetiche...che dite? insomma il fatto di essere cresciuta in una famiglia modesta, dove i miei genitori mi hanno sempre insegnato che ad essere onesti si è sempre nel giusto e soprattutto che prima di tutto bisogna contare su se stessi e poi sull'aiuto degli altri, ma che la parte migliore delle nostre azioni è quella che compiano in completa autonomia di pensiero, tenendo pur sempre conto della presenza di chi ci circonda, vorrà pur dire qualcosa? Probabilmente l'unica scuola che mi ha fatto combattere in parte la timidezza insita nella mia persona è stata la politica...anche se devo confessare che ogni volta che mi si presenta l'occasione di dover parlare in pubblico (soprattutto se il pubblico è nutrito!) continuano a sudarmi le mani, i pensieri prendono in volo e si incrociano a menate su possibili figuracce, su potenziali costronerie che potrei sfoderare con le mie parole o sull'imbarazzo di bloccarmi senza riuscire più a ricominciare...
ricordo che tempo fa c'era chi teorizzava che poteva essere utile per parlare in pubblico con meno ansia immaginare un pubblico fatto di persone nude e credo che questo sia lo stesso principio con cui ai seminari di fotografia ci si mette a ritrarre la gente, come mamma ci ha fatti...così da far sentire meno in imbarazzo chi è di fronte all'obiettivo! ma sarà vero che funziona???
in attesa che si inventi un antidono alla timidezza, rifletto, fiduciosa, sulle cause della mia...solo partendo da queste potrei scegliere di superarla del tutto, no???
altrimenti come faccio a presentarmi nuovamente al mio begnamino Finaz, senza l'ausilio di un intermediario???????????

lunedì, agosto 27, 2007

...investo sul mio futuro!



eccomi di nuovo qui! davvero pensavate non sarei più tornata???? in effetti per qualche attimo l'ho sperato anche io, invece eccomi di nuovo qui...inesorabilmente qui, tornata anche questa volta nella umidissima pianura padana.
Da oggi si riprendono quindi i ritmi di sempre: sveglia presto alla mattina, colazione a casa, coda di almeno 40 minuti in paullese, metropolitana, due passi e ancora una giornata in ufficio...insomma il solito tran tran.
Proprio per ovviare a questo stato abitudinario oggi ho deciso di fare un importante investimento sul mio futuro...non voglio ancora rivelare di cosa si tratta, dato che se si dovesse rivelare un insuccesso almeno resterà una faccenda sommersa. In caso contrario sarò pronta, anzi prontissima a sbandierarlo ai quattro venti! sono infatti bastate poche lire per spalancarmi, almeno in potenza, un portone, quel fatidico portone che il mio mitico zio pino, con la sua nostrana saggezza romana, mi ha più volte descritto...per ora devo quindi sono mettermi d'impegno e sperare che tutto vada per il meglio e se così sarà, fra qualche giorno se ne leggeranno delle belle!!!!!!!!!!!!

venerdì, agosto 03, 2007

ci rivediamo a fine agosto!!!!!!

Ringrazio tutti coloro che si sono preoccupati, mi hanno scritto e che per ora hanno commentato il mio ultimo post...il precedente a questo! tranquilli: sto bene...avevo solo bisogno di esprimere una riflessione di questi ultimi giorni, in un modo un tantino dirompente, lo so, ma tanto da arrivare ad una persona in particolare, che, a quanto pare, ha colto che di questo si trattava...
Ora concedetemi dei doverosi saluti...un abbraccio a tutti, tutti quelli che mi sono da sempre vicini, ma anche alle nuove conoscenze, a coloro che mi leggono su queste pagine da un anno e da quelli che invece mi leggono per la prima volta!
Un abbraccio prima di tutto a Marco per una veloce ripresa dal suo infortunio in moto. Un abbraccio anche al Sindaco, con la speranza di rivederlo presto, magari alla festa de l'Unità di Milano o di Lecco.
A tutti voi che leggete prima di partire, vi chiedo soltato una favore: vivete queste vacanze con la giusta dose di serenità e con la dovuta spensieratezza...altrimenti poi come si fa a ricominciare!?!?
Mi auguro di ritrovarvi ancora tutti qui alla fine di agosto, tutti ugualia ma forse un po' diversi. Io come desiderio vorrei trovare un po' meno presunzione al mio rientro, un po' più di comprensione ed altruismo, ma soprattutto meno meno meno stress!
...e allora permettetemi un'ultima danza!...beh proprio di danza non si tratta, ma questa affermazione, presa in prestito da Enriquez della Bandabardò, mi piace da sempre...il mio ultimo caloroso pensiero va proprio a questo gruppo che credo andrebbe studiato. Baffone ed io stiamo infatti teorizzando il valore terapeutico della loro musica e la capacità di farti tornare il sorriso, anche dopo una giornata o peggio ancora un periodo di grandi fatiche mentali e fisiche...
grazie! un abbraccio a tutti voi ed in particolare al Finazzo...ci si rivede il 14 settembre!
bacibacibacibacibacibacibacibacibaci

giovedì, agosto 02, 2007

Mi spiace, ma non ci credo più...

il mal di testa mi accompagna costantemente in questi ultimi giorni e qualche volta mi impedisce di dormire serena...ecco che affiorano alla mente pensieri, che si annidano nella testa e qualche volta affiorano in superficie sino ad arrivare qui...
Non ci credo più...sono convinta che l'amore eterno non esiste e che spesso ci si invaghisce di situazioni assurde, di persone che approfittano dei sentimenti per arrivare altrove e che il più delle volte i comuni mortali subiscono giochi e strategie di persone che, dietro ad occhi dolci e tante attenzioni, nascondono troppo spesso malvagità o semplicemente opportunismo!
Ecco perchè non credo più nell'amore eterno, non mi sembra di credere più nel matrimonio nonostante abbia come esempio l'unione dei miei genitori che a distanza di 35 anni continua a funzionare...ma mi sembra che oggi sia tutto diverso, che le coppie decidano di sposarsi perchè non hanno via d'uscita, ma che poi appena vengono indotti da qualche tentazione (sempre in agguato dietro l'angolo!) si fanno ingolosire dal peccato della trasgressione...
ma dove sono finiti i sentimenti veri? dove è finito l'amore assoluto, tanto decantato da Dante e da ben noti poeti e filosofi? dov'è finita l'etica e il rispetto nei confronti della persona che si dice di amare? oggi sembra imperare la logica del tutto subito e veloce, della debolezza e tristezza mascherata con falsa felicità, con ostentata gioia, che nella maggior parte dei casi nasconde ben altro!
Per questo mi viene da chiedermi se ne vale davvero la pena, se non è meglio vivere alla giornata senza disperarsi nel caso in cui si resti soli, dato che spesso dietro ad un amore apparentemente vero si nasconde una fregatura, 'na sola...
Amare per me ha sempre significato quel battito accellerato del cuore, quel sentimento che ti nasce dentro e che ti fa emozionare davanti alla bellezza delle cose, quella predisposizione dell'animo che ti fa sentire gli odori buoni che anche in una città come Milano riesci ancora a sentire, quell'emozione che riesce a farti sorridere quando vedi un bambini che ride e un fiore che sboccia....amare per me ha sempre significato riuscire a pensare ad un progetto di vita insieme, riuscire ad immaginare, almeno immaginare, di condividere una vita, voler raccontare tutto di se alla persone che si ama e scoprire piano piano, insieme, le proprie emozioni e anche le proprie paure...riuscire a raccontarsi senza troppi timori, senza ansie, avendo la certezza che chi mi ama mi accetta per quella che sono e che ama anche i miei difetti, le mie menate, le mie imperfezioni fisiche e magari riesci a farmi sorridere anche per queste...Tutto questo però deve arrivare con naturalezza e se ci sono delle difficoltà queste devono essere assolutamente condivise...oggi mi sembra che invece tutto giri al contrario! le insicurezze, le incertezze restano sempre e comunque questione privata, si cerca di sembrare sempre e comunque felici, ci si preoccupa troppo di non apparire deboli e soprattutto di non mostrare il proprio tallone di Achille per non essere "messi sotto" per non risultare inferiori, il tutto come se si fosse in trincea, costantemente in guerra...ma sarà possibile????
"Seduce te assorbendo in stile molle e fermento un lento progredire dirottato verso l'abnorme verso quel che è male smisurato che per il peso barcolli ingrassi il respiro su me che ti ambivo la bocca. Sciocca deviazione la tua come una svolta secca sbalordisci e sorprendi tutti i capricci a diventare necessità. Chissà per quale patologia ti ho sentita e vista via via peggiorare nel modo nel tempo. Seduce il fenomeno memoria l'accadimento asciutto è principe di una storia d'amore che quasi muore ed esce senza avviso sulla porta non te ne sei accorta ma eri più bella e più gentile prima di finire in pasto all'indolenza prima dell'abuso a gomiti larghi sul tuo corpo che mi era perfetto tu che ora tratti l'aspetto Come un traditore. Amore non perdere mai ti prego l'unico rimasto fra i nostri fili di appartenenza resto io con la mia presenza. E resti tu innamorata nell'occhio che stringi a fessura perché veda l'ombra di me innamorato ancora e incolpa il debole fra i due scegli dove meglio affonda la lama del tuo coltello ingorda nella fame del ficcare. E resti tu innamorata nell'occhio che stringi a fessura perché veda l'ombra di me innamorato ancora" (Il Debole tra i due- Max Gazzè)