martedì, marzo 27, 2007

un momento di serenità

Non voglio spendere troppe parole per descrivere l'emozione provata ieri al Teatro Smeraldo in occasione del concerto di Giovanni Allevi...sicuramente non ne basterebbero migliaia per capire quello che ho sentito dentro. Quello che è certo è che Giovanni è un vero e proprio mito, che incanta attraverso la sua musica tutte le persone che ha di fronte...come una sorta di pifferaio magico, con le note che diffonde volando sul suo pianoforte, fa provare un senso di serenità che poche volte capita di sentire. Grazie Giovannino...a me piace chiamarlo così! lascio qui di seguito le sue prossime date, chissà che qualcuno non ne possa trarre un momento di serenità...
31 marzo - Varese - Teatro di Varese
2 aprile - Lamezia Terme – Teatro Grandinetti(SOLD OUT)
4 aprile - Catania - Teatro Metropolitan(SOLD OUT)
5 aprile - Palermo - Teatro Metropolitan(SOLD OUT)
11 aprile – Barletta – Teatro Curci
12 aprile – Lecce – Teatro Politeama Greco
17 aprile – Firenze – Saschall
18 aprile – Livorno – Teatro Goldoni
20 aprile – Cagliari – Teatro Alfieri
27 aprile – Ancona- Teatro delle Muse
28 aprile – Trieste – Teatro Rossetti
30 aprile – Fermo – Teatro Dell’Aquila
1 maggio – Spoleto – Chiostro San Niccolò
9 maggio – Alessandria – Teatro Comunale
10 maggio – Treviso – Teatro Eden
11 maggio – Modena – Teatro Comunale
12 maggio – Guidizzolo MN– Teatro Comunale
14 maggio – Trento – Auditorium S. Chiara
21 maggio – New York – Blue Note
4 luglio – Isola d’Elba – Elba Jazz
7 luglio – Perugia – Teatro Morlacchi

...mi raccomando: tutti vestiti bene!


Dovrei studiare...uffa! dovrei studiare inglese, visto che domani ho il mio secondo incontro con l'insegnante madrelingua che mi dirà se posso continuare o se, dati i risultati, devo ripetere la lezione...sempre sotto esame, che palle!!!!!!!!

Dovrei studiare ma il sonno mi sta uccidendo...cerco di combatterlo, forse non proprio nel migliore dei modi, con una pessima imitazione del caffè istantaneo...unica bevanda che in questo momento, in questo ufficio, mi posso concedere! nonostante tutto trovo molto più interessante accompagnare il caffè alle pagine di un libro scoperto per puro caso girovagando per La Feltrinelli di Corso Buenos Aires, qualche giorno fa, mentre Fede cercava disperatamente un libro giallo, l'ultimo di una serie, a firma di Guccini. Insomma l'autore è David Sedaris ed il libro in questione è Mi raccomando: tutti vestiti bene. Esilerante ed ironico, ma capace di trasformare le storie di una normale famiglia americana, in una sorta di fenomeno da baraccone...ma quel che è certo che vicende come quelle raccontate da Sedaris se ne sentono anche nelle migliori famiglie...insomma quella che descrive il buon David è la banale quotidianità, condita con un ottimo senso dell'ironia e con una sana dose di pettegolezzo. Pettegolezzo su quelle persone che lo circondano, sulla famiglia della porta accanto, che non ha il televisore e festeggia Halloween il giorno dopo, sulla zia vecchia e decrepita da cui il ragazzetto del libro cerca di avere in eredità qualche animale imbalsamato. Storie di tutti i giorni ,se ci si pensa, e se una volta tanto, invece che parlare e sparlare dei personaggi famosi, indagati per traffici di foto, crocifissi per i propri gusti sessuali, ci fermassimo solamente ad immaginare la storia che nasconde un volto che incrociamo ogni giorno sullo stesso vagone del metro, la vita che ha fatto il barbone che tutte le sere di chiede i soldi appena fuori dall'ufficio, avvolto nel suo caldo seppur lercio piumone, riusciremmo a capire come l'esistenza di tutti giorni, quella banale, quella fatta delle solite cose, quella che ha sempre gli stessi orari, possa essere descritta con pungente ironia e cinismo, tanto da trasformarsi in un vero e proprio fenomeno di massa, un cult.

venerdì, marzo 16, 2007

Milano, spalanca le tue ali al mondo...



Stamattina va così...il mal di testa mi fa ancora compagnia ed io ho in testa questa frase, sentita a chiusura di una versione live di L'uomo sogna di volare dei Negrita. Quanti mondi si incrociano a Milano? Gente che va, gente che viene, donne e uomini che corrono, ragazzi che fumano...stamattina attraversando la strada ho incrociato lo sguardo di un vecchio solo, occhi tristi e desolazione portata con poca disinvoltura e davvero mi sono chiesta come uno sguardo, un paio di jeans, dei tacchi alti, un po' di trucco sugli occhi possano racchiudere una vera e propria storia, storia vera e storia immaginata...vita sognata e vita realmente vissuta. Ogni volta che sento Pau nel mio Ipod che pronincia questa frase...Milano, spalanca le tue ali al mondo, gridare queste poche parole al pubblico continuo ad emozionarmi...davanti ai miei occhi si materializza l'immagine della città di Milano che si proietta verso il futuro...
Sento un po' mia questa metafora, quella di spalancare le ali verso il mondo, soprattutto per lo stato d'animo che sto vivendo ora...ogni mattina mi svegli con la voglia di scoprire cose nuove, con la necessità di diversificare, anche con un sorriso regalato o avuto da un viso incrociato per strada, le mie giornate che altrimenti mi sembrerebbero tutte uguali. Ho voglia di guardare avanti ad un futuro che non conosco ma che immagino, che sogno, ma forse un po' per scaramanzia difficilmente racconto...
Oggi mi limito comunque a sognare il mio futuro più prossimo, quello che inizierà domani con la trasferta in quel di Cesena...

lunedì, marzo 05, 2007

geniale come sempre!

Arriva la primavera, sbocciano i fiori sugli alberi ed il primo sole porta tutti a scoprirsi e a "rifugiarsi" per qualche ora di relax nei parchi, sulle rive del mare, già gremite di turisti che come lucertole cercano di scaldarsi ai primi raggi di sole...insomma vita nuova! e con tutto ciò poteva forse mancare l'evento atteso ormai da quasi quattro anni??? "puntuale" come un orologio svizzero il 2 marzo, rigorosamente dopo l'apertura del sacrosanto festival di Sanremo, è arrivato Il latitante, nuovo e attesissimo disco di Daniele Silvestri.
Geniale come sempre, anche questo disco ha la capacità di far ridere e pensare insieme, mescolando, come tradizione vuole ironia ed osservazione del mondo che ci circonda e che ci invade.
Ieri il Latitante mi ha fatto compagnia lungo il mio viaggio in treno verso Genova e mi ha fatto assoporare l'emozione di riascoltare qualcosa di nuovo e scoprirlo piano piano, come poche volte mi succede...ascoltare a ripetizione le canzoni per afferare prima la melodia, poi testi e snocciolarne arrangiamenti e particolari che non si colgono al primo ascolto. In assoluto il brano più bello credo sia A me ricordi il mare forse perchè proprio lì ero diretta e forse perchè mi ricorda tanti pensieri che spesso mi sono passati per la testa...sei tu che quando arrivi sorridi e a me mi gira benissimo e sempre tu che se decidi ti giri e mi pugnali in un attimo mi fa tornare in mente una sensazione già provata...un sentimento conosciuto e ripetutamente sentito, a volte con disagio a volte con piacere.
Bellissime anche Faccia di velluto e Gino e l'Alfetta e a dire poco fantastica Ninetta nanna, fotografia precisa ed attenta del mondo di oggi...
Adesso aspetto solo con grande ansia che il buon Daniele torni dalle mie parti a suonare, così da non perdere nemmeno uno di questi appuntamenti...a costo di andarci da sola.

...gabriella


"Sempre"(Castellacci, Pisano)
Ognuno ha tanta storia tante facce nella memoria tanto di tutto tanto di nientele parole di tanta gente. Tanto buio tanto coloretanta noia tanto amoretante sciocchezze tante passionitanto silenzio tante canzoni. Anche tu così presentecosì solo nella mia mente tu che sempre mi ameraitu che giuri e giuro anch'io anche tu amore mio così certo e così bello.
Anche tu diventerai come un vecchio ritornelloche nessuno canta piùcome un vecchio ritornello. Anche tu così presente - sempre così solo nella mia mente - sempretu che sempre mi amerai - sempre tu che giuri e giuro anch'io - sempreanche tu amore mio - semprecosì certo e così bello. Anche tu diventerai come un vecchio ritornelloche nessuno canta più come un vecchio ritornello che nessuno canta più.
Ognuno ha tanta storia tante facce nella memoria tanto di tutto tanto di nientele parole di tanta gente. Anche tu così presentecosì solo nella mia mente tu che sempre mi ameraitu che giuri e giuro anch'ioanche tu amore mio così certo e così bello
Anche tu diventeraicome un vecchio ritornello che nessuno canta piùcome un vecchio ritornello che nessuno canta più.


é passato un bel po' di tempo dall'ultimo post, dall'ultima volta che ho sentito il bisogno di raccontare qualcosa. Un po' per tutta una serie di congiunture, forse addirittura a causa di Saturno che pare proprio mi stia remando contro, ho abbandonato il blog della Zarina per un bel po', forse per troppo. Oggi torno con un ricordo in testa, nato proprio grazie all'ultimo film di Ozpetk, Saturno contro. Andando alla ricerca di informazioni riguardanti la sua colonna sonora e con la collaborazione di qualche aiutante (grazie a Saverio per l'aiuto che mi ha dato!) ho scoperto il talento di una grande artista, ormai scomparsa, ma che nell'arco della sua vita ha sfornato una serie di canzoni dal sapore della poesia popolare...io la voglio ricordare così, riportando qui il testo di una delle sue canzoni più famose, che oggi sento anche un po' mia.

un abbraccio virtuale e un ringraziamento speciale a GABRIELLA FERRI...grazie per le emozioni che mi hai fatto scoprire in questi giorni!