Con questo nuovo film Paolo Virzì mostra tutto il suo splendore. Dopo aver affrontato il ritratto del maestro che aiutò Napoleone nel suo esilio sull'Isola d'Elba, Virzì torna ai suoi temi più cari: la divisione della nostra società tra chi arranca, ma tenta sempre di sopravvivere e chi, con mezzi faticosamente conquistati invece può permettersi di affrontare, pur sempre arrancando, la vita con intelligenza. Nella prima categoria ovviamente si annoverano gli ultimi moderni, quelli che non hanno studiato, quelli che vivono in case semi abbandonate, che guardano il Grande Fratello e seguono appassionatamente le vicende dei suoi protagonisti. Ma in questa stessa categoria rientrano anche quelli che vivono in case di lusso, rigorosamente leopardate, con armadi stracolmi di vestiti e che si rifugiano nella fantasia, in una vita che non c'è, fatta di amori e gravidanze immaginarie.
Alla seconda invece appartiene Marta, mia omonima, filosofa quanto me, pronta ad arrabattarsi in professioni improvvisate, pur di vivere e di riuscire, nei ritagli di tempo, a coltivare il proprio sogno.
Quel che è certo è che Virzì ci regala la fotografia di uno spaccato del nostro mondo di oggi, dell'Italia nel 2008 e dei giovani o meno giovani che la abitano e la vivono. Ci racconta, con ironia (come solo lui sa fare!) la disperazione che spesso porta a fare scelte drastiche e la voglia di affermazione che comporta il distacco da affetti e sentimenti importanti. Ma soprattutto ci racconta delle storie di uomini e donne, vite che si intrecciano con altre e che si influenzano a vicenda.
La voce fuori campo di Laura Morante, ma soprattutto gli occhi attenti e sempre sorpresi di una bambina occhialuta rendono il racconto quasi "incantato", come una fiaba moderna, una fiaba dei giorni nostri. Ed è così che la caverna di Platone ed il Demiurgo vengono compresi solo da questa bimba, dalla sua capacità disarmante di guardare negli occhi Marta e di dirle che da grande vorrà essere una filosofa anche lei...
3 commenti:
A me la Ragonese mi garba assai.
grazie grazie per questo post "su commissione".
gran bel film davvero.
da maschietto permettimi di aggiungere che la protagonista è classificabile nella categoria delle ragazze "inamorabili"..... ce ne fossero di più in giro così!!!
fm
vai a vedere il film della Canalis
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