domenica, novembre 25, 2007

permettetemi una considerazione...

..brevissima e senza pretese!forse questi giorni saranno per me l'inizio di un nuovo percorso...di una strada ovviamente in salita, ma altrettanto ovviamente ricca di nuove esperienze e magari anche, mi auguro, di qualche piacevole sorpresa!
mi è stato offerto un imporante, credo, ruolo di responsabilità in una nuova realtà politica che vuole aprire orizzonti certamente più ampi e freschi, ma soprattutto dotata di nuove logiche. ho accettato questa nuova sfida con un po' di incoscienza e con l'entusiasmo che da sempre cerco di mettere nelle cose che faccio credendoci. un nuovo orizzonte di persone, facce, voci, esperienze e soprattutto tante cose nuove da imparare che trasformeranno anche se solo in parte la mia vita quotidiana. un percorso che naturalmente, come ogni nuova esperienza, mi richiederà di mettermi in parte in gioco, di dare un pezzetto della mia persona per qualcosa che mi auguro possa servire agli altri. un lavoro di gruppo, un nuovo gruppo, che sicuramente richiederà lo sforzo di un dialogo costante e di un impegno forte per migliorare o almeno provare a migliorare alcuni meccanismi in parte superati e in parte non più apprezzati come un tempo. mi piace citare in questo momento uno dei più grandi pensatori esistenti al mondo, Nietzsche, prendendolo come spunto per la mia voglia di imparare e per la mia volontà di giungere a quella antica consapevolezza socratica..."Quanto più già si sa, tanto più bisogna ancora imparare. Con il sapere cresce nello stesso grado il non sapere, o meglio il sapere del non sapere".

venerdì, novembre 23, 2007

parole, parole, parole...

Spesso mi viene il dubbio che tante parole servano proprio a poco, mentre in altri casi una parola in meno ci lascia costantemente nel dubbio di non aver detto o fatto abbastanza. Dilemma esistenziale quindi: meglio essere sintetici e quindi magari omettere dei particolari oppure vuotare subito il sacco?
La questione mi assale in giorni come questi, dove spesso mi ritrovo a discutere con chi mi circonda per qualcosa di non detto o non esplicitato. Ma non a caso il dubbio mi assale proprio ora di fronte ad un'azione che forse non avrei dovuto compiere...delle parole che probabilmente era meglio non scrivere. Ma del resto ormai è andata e come suggerisce uno dei più conosciuti proverbi, inutile piangere sul latte versato, rivolgo a voi il mio quesito interiore.
Sempre a proposito di dilemmi mi tornano in mente le riflessioni di una cara amica, molto preparata sul comportamento dei comuni bipedi, meglio ancora se maschietti. Si discuteva, proprio un paio di sere fa, se fosse meglio andare alla ricerca di una persona, da intendersi in senso sentimentale, più simile a noi stessi oppure se direzionare la minuziosa ricerca su qualcuno che in realtà sembrerebbe apparentemente avere poco da spartire con noi. Ovviamente muniti di dati e di esperienze vissute, parrebbe che il tanto sospirato dogma che sentenzia sull'attrazione degli opposti non risulterebbe poi così campato per aria. Insomma per farla breve, due persone che sembrano non condividere gli stessi interessi e soprattutto gli stessi stili di vita, in realtà parrebbero avere tutte le potenzialità necessarie per intraprendere e soprattutto far durare la loro relazione!...dilemma, grande dilemma!
A questo punto verrebbe da chiedersi come è possibile trovare un punto di incontro, un percorso in comune tra due persone che in comune non sembrerebbero avere proprio nulla.
Di fronte a questo dilemma, sorridendo, mi visualizzo un futuro difficile, molto difficile, soprattutto per la sottoscritta...ma bisogna avere fede, giusto?