Barcellona credo sia una delle città che riesce a toccarti il cuore...il cielo blu, i suoi viali grandi e brulicanti e quell'accento così caliente dei suoi abitanti, le dona un fascino intramontabile.
Eh dire che l'esordio del mio fine settimana non è stato certo dei più fortunati: ritardo dell'aereo di almeno due ore...viaggio accompagnato da una comitiva di bergamaschi allegramente ubriachi e "dolcemente" molesti. Il viaggio in aereo non è stato facile nemmeno per me che solitamente non mi scompongo per vuoti d'aria etc...
Comunque sia l'immagine che questa cittadina ci ha dato, appena messo giù il piede dal pullman che ci ha portate nel centro città, è stata calorosa ed ammaliante...il gruppo in trasferta era composto da quattro dolci ed amabili donzelle (Marti, Ceci, Tiz e moi) munite di un esile bagaglio, ma con tanta voglia di divertirsi e respirare aria nuova...e così è stato!
Arrivate nella centralissima e affollatissima Placa Catalunya, dove ci sono tutti i maggiori negozi di Barcellona (uno su tutti Fnac) e dove si affacciano le Cortes Ingles, sperando che si scriva così, la più grande catena di Magazzini spagnoli, abbiamo camminato per qualche centinaia di metri alla ricerca della nostra meta: l'Ostello Sant Jordy. Se siamo riuscite a dormire su un letto accogliente, in compagnia di un turista bizzarro, con strani fumi che provenivano dal suo letto, è soprattutto grazie alla disponibilità di Silvia, marchigiana trapiantata chissà da quando e perchè a Barcellona, e di Edoardo che ormai riconosceva al volo il mio numero senza bisogno che mi presentassi al telefono (un grande!!!!!!).
Domenica una lunga mattinata, cominciata con un bel giro verso le case progettata da Guadì e terminate sulla celeberrima Rambla, ha chiuso la nostra trasferta di poche ore nell'unica città euriopea in grado di scaldarti il cuore anche in pieno inverno...
Un saluto acidulo va alle ragazze italiane tornate a casa munite di coroncina...ma perchè dovete ridurvi così?...guardate che siete carine e visibili comunque e quindi non è necessario che vi rendiate ridicole per farvi notare dai maschietti...
va beh...invece, mi allargo e mando un abbraccio a tutti gli artisti di strada presenti sulla Rambla...è stato bello vedere i preparativi per quella sorta di sculture viventi che dalla tarda mattinata popolano, con gesti e sguardi, ma senza proferire parola, una delle vie più suggestive del mondo!