lunedì, gennaio 29, 2007

Barcelona, mi amor


Barcellona credo sia una delle città che riesce a toccarti il cuore...il cielo blu, i suoi viali grandi e brulicanti e quell'accento così caliente dei suoi abitanti, le dona un fascino intramontabile.

Eh dire che l'esordio del mio fine settimana non è stato certo dei più fortunati: ritardo dell'aereo di almeno due ore...viaggio accompagnato da una comitiva di bergamaschi allegramente ubriachi e "dolcemente" molesti. Il viaggio in aereo non è stato facile nemmeno per me che solitamente non mi scompongo per vuoti d'aria etc...

Comunque sia l'immagine che questa cittadina ci ha dato, appena messo giù il piede dal pullman che ci ha portate nel centro città, è stata calorosa ed ammaliante...il gruppo in trasferta era composto da quattro dolci ed amabili donzelle (Marti, Ceci, Tiz e moi) munite di un esile bagaglio, ma con tanta voglia di divertirsi e respirare aria nuova...e così è stato!

Arrivate nella centralissima e affollatissima Placa Catalunya, dove ci sono tutti i maggiori negozi di Barcellona (uno su tutti Fnac) e dove si affacciano le Cortes Ingles, sperando che si scriva così, la più grande catena di Magazzini spagnoli, abbiamo camminato per qualche centinaia di metri alla ricerca della nostra meta: l'Ostello Sant Jordy. Se siamo riuscite a dormire su un letto accogliente, in compagnia di un turista bizzarro, con strani fumi che provenivano dal suo letto, è soprattutto grazie alla disponibilità di Silvia, marchigiana trapiantata chissà da quando e perchè a Barcellona, e di Edoardo che ormai riconosceva al volo il mio numero senza bisogno che mi presentassi al telefono (un grande!!!!!!).

Domenica una lunga mattinata, cominciata con un bel giro verso le case progettata da Guadì e terminate sulla celeberrima Rambla, ha chiuso la nostra trasferta di poche ore nell'unica città euriopea in grado di scaldarti il cuore anche in pieno inverno...

Un saluto acidulo va alle ragazze italiane tornate a casa munite di coroncina...ma perchè dovete ridurvi così?...guardate che siete carine e visibili comunque e quindi non è necessario che vi rendiate ridicole per farvi notare dai maschietti...

va beh...invece, mi allargo e mando un abbraccio a tutti gli artisti di strada presenti sulla Rambla...è stato bello vedere i preparativi per quella sorta di sculture viventi che dalla tarda mattinata popolano, con gesti e sguardi, ma senza proferire parola, una delle vie più suggestive del mondo!

lunedì, gennaio 22, 2007

sto lentamente impazzendo?

Sto lentamente impazzendo...non sopporto più un sacco di cose che mi circondano e che fanno parte di un pezzo della mia vita che forse, nel mio profondo, vorrei chiudere qui. Arrivare a 30 anni credo sia anche un buon motivo per tirare un po' le somme di ciò che ho fatto di buono e ciò che invece sino ad ora non è andato...un momento per capire e dichiarare quello che mi fa stare bene e quello che invece mi angoscia, mi fa passare notti insonni e mi fa essere nervosa.
Ultimamente continuo ad essere insofferente rispetto ad atteggiamenti e parole che mi rendo conto mi piacciono sempre di meno e che riesco a tollerare con sempre minore facilità...
se un tempo riuscivo a sopportare i caratteri controversi delle persone che mi hanno negli anni circondata, ora non ce la faccio più. Mi sembra quasi di essere arrivata nel momento della piena...quando dopo smisurate pioggie accumulate nel corso di diversi giorni, il fiume sta raggiungendo il massimo livello e l'acqua sta uscendo dai suoi margini...io sono in quello stato, sento che sto per strarbordare e proprio come accade nelle peggiori situazioni, le conseguenze non saranno lievi...come le alluvioni, anche questo mio stato d'animo lascerà dietro di se un notevole danno...spero riparabile, ma comunque un danno.
Credo che tutto ciò sia ormai inevitabile...non servono nuovi sacchi di sabbia per arginare quella che ormai è evidentemente un'imminente ondata di piena...sarebbe come tentare di svuotare con un paio di secchi il letto del fiume, con l'unica conseguenza di ritardare, di qualche nano secondo l'ondata distruttrice...chi mi conosce sa che tutto ciò sta per accadere sul serio e che forse quel ritardare il processo di ondata è giù durato sin troppo: non ho più secchi a disposizione, non ho più sabbia per arginare...ho solo tanta rabbia per le accuse che costantemente mi vengono rivolte e per la falsità con cui in tanti continuano ad affrontare la propria vita...
forse sto solo impazzendo lentamente e tra poco mi ritroverò con un delizioso camicino, legato sul didietro, in qualche interessante luogo di "villeggiatura" impasticcata sino a stordirmi...
non lo so cosa mi sta accadendo...davvero non lo so, ma capisco che fra pochissimo non ne avrò più il controllo!!!!!!!!!

giovedì, gennaio 18, 2007

...come un girasole

Oggi sento la necessità di dedicare un pensiero ad un'amica e quale mezzo migliore se non regalandole un fiore, almeno in foto...
Per me i girasoli sono il simbolo della gioia..della serenità, quello stato d'animo che vorrei tanto che lei avesse e che purtroppo, per una serie di sfortunate coincidenze, ora come ora sta cercando di rincorrere, ma fatica ad afferrare...
I girasoli mi ricordano la forza ed il calore del sole, della nostra massima fonte di vita e per questo mi piace pensare che attraverso i suoi colori, la sua parvenza gioiosa, io possa regalarle, a distanza e simbolicamente, un sorriso...
Spesso nella vita di ognuno di noi si susseguono una serie di sfortunati eventi che sembrano volerci affossare...che rischiano di farci inaridire e perdere quella vitalità d'animo che ci tiene metaforicamente in piedi. Solo noi stessi siamo la soluzione dei nostri problemi...a volte mi sembra di scrivere come un santone, ma questo è quello che credo davvero...la maggior parte delle volte in cui ci si sente in crisi, si sta male e si sta soffrendo si tende a perdersi d'animo e a cercare una via di fuga nella autocommiserazione o nella forza che vorremmo arrivasse dal nostro esterno, senza renderci conto che tutto dipende da quello che abbiamo dentro.
Affrontare i momenti difficili è come scalare una montagna di 3000 metri e io che non amo particolarmente la montagna ne so qualcosa...ma per arrivare in cima alla montagna, per svettare e quindi tornare in piedi dobbiamo trovare una forza dentro di noi, dobbiamo frugare tra i nostri pensieri e capire che ci sono tante cose, tante persone e tanti sentimenti per cui vale la pena di farcela...solo così, intravedendo la nostra meta, quel metaforico rifugio che tanto desideriamo raggiungere in cima al nostro monte, possiamo farcela. Ricordo che la prima volta che ho visto lo spettacolo di Marco, Paolini sulla diga del Vajont sono rimasta molto colpita dalla modalità con cui l'attore descriveva l'entusiasmo che ti da l'intravedere un rifugio, prima piccolissimo e poi a poco a poco millimetricamente più grande, durante la scalata...questa visione ti permette di trovare la forza e la volontà d'animo per arrivare in cima. L'importante è riuscire sempre a trovare nuove mete. Chi sta al nostro fianco ci darà sicuramente una mano, con modalità diverse, con reazioni diverse, ma pur sempre per il nostro bene!
Ti voglio bene...tu sai che sto parlando con te!

giovedì, gennaio 04, 2007

a presto riccardo!


Carissimo Riccardo avevo voglia di dedicarti un pensiero...alla mia maniera, naturalmente! Quindi cosa poteva esserci di meglio di questo mezzo mediatico? sicuramente il mio augurio per te, quello di trovare nel 2007 tanta sabbia e caldo sarà facilmente realizzabile...forse uno dei pochi certamente realizzabili. Spero che insieme alla sabbia questa esperienza ti porti una crescita dentro...anche perchè se cresci ancora anche fuori non riuscirai più a trovare una casa a tua misura... : )
Mi auguro che la distanza non ti faccia troppo male e anche se sono certa che sarà dura, che sarà difficile soprattutto all'inizio, spero che il tutto venga affrontato con grande realismo e concretezza...senza troppe pare che servono solamente a peggiorare qualsiasi sconforto...ci vorrà tanto impegno, buona volontà e pazienza, ma sono certa che al tuo ritorno la vita qui in Italia tornerà come prima o forse meglio di prima..anche perchè io voglio fare da "testimone" a quello che sarà l'evento del 2009...no???
un abbraccio sincero