martedì, giugno 24, 2008

il suo nome è Giancarlo


questo è decisamente un giorno da segnare, evidenziare, ricordare e memorizzare in ognuna delle vostre agende. finalmente dopo tre anni di ossequioso silenzio, dopo un'acuta osservazione del suo abbigliamento, delle sue letture, delle sue espressioni, dei suoi movimenti, dei suoi sguardi ho raccolto tutto il mio (pochissimo!) coraggio e mi sono presentata...si chiama Giancarlo e come già sapevo (dato che sono tre anni che lo sento chiacchierare sulla metropolitana) ha una voce profonda ed un sorriso bellissimo, disarmante. Un primo passo l'ho compiuto, con il terrore che lui possa (con tutte le ragioni di questo mondo!) pensare che io sia una pazza scatenata...una mitomane furiosa, una donna megalomene e del tutto fuori di testa, che probabilmente dopo questa stretta di mano gli ossessionerà la vita...

ora mi scatta il melodramma (voi immaginate una musichetta di sottofondo, degna dei migliori film drammatici della storia del cinema!)! se solo sapesse quante volte ho aspettato che salisse sul quel vagone, quante volte ho sperato di incrociare il suo sguardo, un suo sorriso, di incontrarlo (come qualche volta è capitato!) di vederlo in un luogo che non fosse un trenino sotterraneo della pareti celesti. se solo immaginasse quante notti giancarlo ha fatto parte dei miei sogni, quante volte ho sperato che la sua mano sbattesse sulla mia spalla e che girandosi mi chiedesse scusa, quante volte ho immaginato di chiedergli se quella stessa sera fosse impegnato e se avesse voglia di fare una passeggiata...quante volte ho desiderato cantare con lui, trovarmi con lui sotto un palco, ballare, ridere, scherzare...sapere cosa si nasconde dietro a quel sorriso rivisto infinite volte e cercato tra le facce della gente che popola la metropolitana ogni mattina. ma sarà possibile desiderare tutto ciò? sarà possibile emozionarsi a tal punto per un perfetto sconosciuto???

ancora mi tremano le gambe se ripenso alla sua stretta di mano, alla sua voce che pronuncia il suo nome e alla sua espressione di sorpresa nel vedermi avvicinare e lui e nel presentarmi, banalmente, senza troppi giri di parole, ma con un'emozione forte che credo abbia percepito...

e ora? !?